“Le attività che si svolgono nell’ex deposito ferroviario di Cosenza costituiscono un patrimonio da salvaguardare”
redazione | Il 15, Giu 2012
E’ quanto afferma Mimmo Talarico (Idv), che aggiunge: “Bene la bonifica del luogo, ma si trovino soluzioni alternative e condivise”
“Le attività che si svolgono nell’ex deposito ferroviario di Cosenza costituiscono un patrimonio da salvaguardare”
E’ quanto afferma Mimmo Talarico (Idv), che aggiunge: “Bene la bonifica del luogo, ma si trovino soluzioni alternative e condivise”
A proposito dello sgombero disposto dal sindaco Occhiuto per le associazioni che occupano l’ex deposito ferroviario di via Popilia a Cosenza non posso esimermi da alcune considerazioni.
L’amianto è amianto anche quando si trova sul tetto di uno stabile che ospita attività di grande rilievo sociale con nel caso di che trattasi. Sono perciò aperto a riflettere su ogni questione che implichi un problema di sicurezza o di igiene per chi abita dentro e nei pressi di quello stabile. Epperò mi sarei aspettato che il comune di Cosenza, prima di emettere l’ordinanza di sgombero, valutasse, insieme ai rappresentanti delle associazioni, una soluzione alternativa, che garantisse la continuità di esperienze che a Cosenza hanno fatto solo bene, dal lato della solidarietà, della socialità e della cultura.
Esperienze come quella del MOCI, di Stella Cometa, di Officina Babilonia, del Comitato Acqua Pubblica, per fare qualche esempio, credo che vadano valorizzate anziché snobbate o, peggio ancora, ostacolate.
Voglio sperare che la leggerezza, ed anche l’imperio, con cui il sindaco ha deciso di affrontare la questione non nascondi, insieme ad una certa intolleranza per determinate aree culturali, anche qualche intento speculativo.
In ogni caso do la mia disponibilità, agli animatori delle realtà autogestite ed anche al comune di Cosenza, per trovare soluzioni condivise che consentano di salvaguardare un patrimonio importante per la città e la provincia.
Mimmo Talarico (Consigliere regionale IDV)