Il Governo da il via libera alla centrale a carbone di Saline Joniche
redazione | Il 21, Giu 2012
Fiamma Tricolore non ci sta e rinnova il suo no
Il Governo da il via libera alla centrale a carbone di Saline Joniche
Fiamma Tricolore non ci sta e rinnova il suo no
REGGIO CALABRIA – Il presidente del Consiglio Mario Monti ed il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, hanno dato il via libera alla realizzazione della centrale a carbone di Saline. Dopo un lungo iter burocratico, il 15 giugno scorso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto con cui si conclude positivamente la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale per il progetto promosso dalla “Sei Spa” della multinazionale “Repower”. Il Governo ha decretato «la compatibilità ambientale e l’autorizzazione al successivo esercizio relativamente al l’autorizzazione al successivo esercizio relativamente al progetto proposto dalla Sei Spa, concernente la realizzazione di una centrale termoelettrica alimentata a carbone, di potenza elettrica complessiva di 1320 MwE da ubicarsi nella località Saline Joniche nel comune di Montebello e relative opere connesse». Una decisione che ha scatenato le proteste di molti gruppi e personaggi politici, tra cui la Fiamma tricolore, che rinnova il suo no alla centrale a carbone di Saline.
“Apprendiamo, senza grossa sorpresa – si legge in una nota – che il Ministero dell’Ambiente si è espresso favorevolmente circa la compatibilità ambientale del progetto della società SEI relativo alla costruzione di una centrale termoelettrica a carbone presso l’area della ex-Liquichimica di Saline Joniche. Ancora una volta il governo Monti non manca occasione di umiliare i territori e la sua gente per assecondare le volontà, ma soprattutto i beceri interessi economici, dei poteri del grande Capitale. E a nulla valgono le raccomandazioni riportate nel decreto a firma dello stesso Monti il quale sancisce, proprio alla luce del parere emesso dal Ministero dell’Ambiente, la compatibilità ambientale e l’autorizzazione alla costruzione di questa Centrale a carbone. Il carbone fa male alla salute dei cittadini e fa male allo sviluppo del nostro territorio! Questa è una verità senza possibilità di smentita – continuano – ed è questa l’unica ragione valida e che deve prevalere. L’area sulla quale dovrebbe sorgere questa Centrale investe una zona di grande interesse naturalistico e paesaggistico, e logica vorrebbe che ci si attivasse per promuovere una economia che finalmente valorizzi la vocazione chiaramente turistica di questo territorio. Sarebbe allora più opportuno rispolverare i tanti progetti alternativi, esistenti già da anni, e premiarne i più validi rendendoli finalmente concreti. È così che si creano davvero nuovi ed importanti posti di lavoro, e si realizza una politica seria che promuova la creazione di strutture, servizi ed infrastrutture per il turismo e che incentivi la nascita di piccole-medie aziende produttive anche in collegamento con le Università di Reggio, Messina e Cosenza ed il porto di Gioia Tauro.
La federazione provinciale reggina del MSI-Fiamma Tricolore continua a rendersi disponibile ed a sostegno di tutte le azioni ed iniziative che intenderà intraprendere in merito il Comitato Civico contro la Centrale a carbone alla quale abbiamo aderito già alla sua costituzione, ed intanto lancia un accorato appello alla Regione Calabria ed al presidente Scopelliti affinché manifesti formalmente il suo veto alla costruzione della Centrale e ponga finalmente fine con risolutezza e decisione a questo ennesimo tentativo di scempio contro la nostra terra”.
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