Grasso: “No al bavaglio alla stampa. L’indifferenza uccide”
redazione | Il 21, Giu 2012
Il procuratore antimafia all’inaugurazione del festival “Trame” di Lamezia Terme
Grasso: “No al bavaglio alla stampa. L’indifferenza uccide”
Il procuratore antimafia all’inaugurazione del festival “Trame” di Lamezia Terme
(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “No al bavaglio alla stampa. I cittadini hanno il diritto di essere informati”. A dirlo, riferendosi al tema delle intercettazioni, è stato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, ospite della serata di inaugurazione della seconda edizione di Trame, il festival dei libri sulle mafie in programma a Lamezia Terme fino al 24 giugno. “Si può morire di mafia perché vittima della violenza mafiosa – ha aggiunto Grasso – ma anche e soprattutto se l’indifferenza e la rassegnazione prendono il sopravvento. Vi prometto che noi cercheremo sempre verità e giustizia”. Imponente, è scritto in una nota, la partecipazione di pubblico, in particolare agli incontri che hanno visto protagonisti Grasso, Davide Enia, Michele Prestipino, Giuseppe Baldessarro, Ficarra e Picone. Ad aprire la cinque giorni l’incontro su “Il coraggio delle donne”, di cui hanno parlato, moderate dalla giornalista Bianca Stancanelli, la scrittrice Angela Bubba, il pm Alessandra Cerreti, Maria Teresa Morano presidente Fai e la giornalista Angela Corica. Coraggio che oggi rappresenta una vera e propria rivoluzione sociale, da quella delle nuove collaboratrici di giustizia, nuovo fenomeno nella realtà ‘ndranghetina fondata su un legame di sangue solo apparentemente indissolubile, a quello di coloro che all’interno delle proprie realtà professionali hanno scelto da che parte stare, spesso rinunciando a privilegi scegliendo la via dell’etica e della legalità. Commovente l’omaggio in musica di Francesca Prestia a Lea Garofalo a cui Lamezia Terme dedicherà una via. La “rivoluzione sociale” è stato anche il tema del ricordo di padre Pino Puglisi. Dal prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci a don Giacomo Panizza è emersa necessità di una partecipazione attiva e diffusa dei cittadini che, superando l’omertà e l’indifferenza, costituiscano un motore attivo nella lotta alle mafie. Tema ricorrente anche nella presentazione del libro di Raffaele Cantone, che incalzato da Sandro Ruotolo ha ribadito l’importanza di tessere una rete di legalità per poter sconfiggere le mafie e dell’inutilità del metodo repressivo. Gremito Palazzo Panariti per l’incontro dedicato al “caso Fallara”. A chiudere la prima giornata del Festival l’omaggio a don Pino Puglisi del duo Ficarra e Picone che hanno emozionato il pubblico con un adattamento speciale dello spettacolo da loro scritto e interpretato “Il sorriso di Don Pino”.