La Guardia di finanza scopre estorsione ed usura per 1 mln, tre arresti
redazione | Il 17, Lug 2012
In manette due fratelli di Cittanova. Ad Alessandria ipotizzata associazione di tipo mafioso, dieci indagati
La Guardia di finanza scopre estorsione ed usura per 1 mln, tre arresti
In manette due fratelli di Cittanova. Ad Alessandria ipotizzata associazione di tipo mafioso, dieci indagati
(ANSA) – ALESSANDRIA – Un giro di estorsioni e prestiti a tassi usurari (fino al 120%) per un milione di euro é stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Alessandria che ha arrestato tre persone, fra le quali due fratelli di Cittanova (Reggio Calabria). Altre dieci persone sono state denunciate in stato di libertà. I tre sono accusati di aver costretto concessionari di automobili, immobiliaristi, agricoltori e commercianti dell’area di Tortona (Alessandria) a versare denaro per evitare ritorsioni.
L’inchiesta è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino. I due fratelli calabresi, da tempo residenti a Tortona, sono stati bloccati dalle Fiamme Gialle subito dopo avere intascato una busta con 2.500 euro da un imprenditore che inutilmente li aveva supplicati di non pretendere più soldi non potendo più far fronte alle richieste. Con la minaccia di fargli perdere il lavoro, lo hanno costretto ancora a pagare. I tre – secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle – prestavano i soldi a tassi di interesse annui del 30%, fino a raggiungere in alcuni casi anche il 120%. Alcuni imprenditori sono stati vittime sia di usura sia di continue pretese di denaro. Tutti avevano sempre taciuto per paura. Solo dopo gli arresti, le vittime, aiutate dai finanzieri, hanno trovato il coraggio di raccontare quanto subito negli anni (in alcuni casi a partire dal 2005). Ai due calabresi sono state sequestrate auto che utilizzavano anche per andare a riscuotere i soldi. Le avevano intestate a prestanome, avendo già subito anche in passato sequestri di immobili, auto e conto correnti bancari da parte della Dia. Agli estorsori è contestata l’aggravante di aver agito avvalendosi delle condizioni dell’associazione di tipo mafioso.