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Terzo giorno di sciopero della fame per il sindaco di Riace

Terzo giorno di sciopero della fame per il sindaco di Riace

| Il 19, Lug 2012

Protesta perchè da quasi un anno non vengono assegnate le risorse previste dai progetti di accoglienza. L’Associazione per la pace di Milano apre una raccolta fondi. Torchia: “Regione vicina al disagio dei sindaci”

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Terzo giorno di sciopero della fame per il sindaco di Riace

Protesta perchè da quasi un anno non vengono assegnate le risorse previste dai progetti di accoglienza. L’Associazione per la pace di Milano apre una raccolta fondi. Torchia: “Regione vicina al disagio dei sindaci”

 

 

(ANSA) – RIACE (REGGIO CALABRIA) – Terzo giorno di sciopero della fame, a Riace, di alcuni amministratori ed ex amministratori che, nella piazza principale del paese, manifestano, mettendo a rischio la propria salute anche per le elevate temperature, per chiedere il rispetto dei diritti dei rifugiati ai quali, da quasi un anno, non vengono assegnate le risorse previste dai progetti di accoglienza. Assieme al sindaco del comune della locride Mimmo Lucano aderiscono alla protesta il primo cittadino di Acquaformosa (Cosenza) Giovanni Manoccio, l’ex sindaco di Caulonia Ilario Ammendolia, il responsabile calabrese della Rete dei comuni solidali (Recosol) Giovanni Maiolo e l’ex sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato. “Malgrado la nostra protesta vada avanti da alcuni giorni – afferma Ammendolia – dalla Protezione civile non è giunta alcuna notizia. L’unica risposta che abbiamo ricevuto ha un profilo troppo burocratico e non coglie la drammaticità di una situazione che rischia, ormai, di diventare ingestibile”. A Riace e negli altri centri dove sono ospitate famiglie di rifugiati (circa 300 persone in tutta la Calabria) le difficoltà sono notevoli. Ci sono alcune famiglie rimaste senza corrente elettrica, con il cibo che comincia a scarseggiare e gli esercenti non più in grado di soddisfare le richieste. “Non si capisce – prosegue Ammendolia – perché in altre realtà del Paese dove le rette sono il doppio delle nostre tutto questo non succede”. A sostegno della protesta dei comuni della Locride si schiera anche l’Associazione per la Pace di Milano che ha aperto una raccolta di fondi “tra tutte le persone che hanno a cuore il futuro dell’accoglienza ‘modello’ Riace e Caulonia”.

TORCHIA, REGIONE VICINA A DISAGIO SINDACI. ‘PIU’ VOLTE SOTTOLINEATA A GOVERNO GRAVITA’ EMERGENZA CALABRIA’

Il sottosegretario alla Presidenza con delega alla Protezione civile Franco Torchia – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – in merito all’evoluzione dell’emergenza immigrati che sta creando situazioni di tensione in alcuni centri di accoglienza calabresi, mette in evidenza che “già dall’inizio sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà ed il sistema di accoglienza aveva rischiato di saltare in tutta Italia. Tutto è scaturito – ammette Torchia – dal mancato pagamento dei rimborsi agli enti gestori che, finora, sono stati costretti ad anticipare i soldi per l’accoglienza. Dobbiamo ricordare che le regioni hanno più volte sottoposto all’attenzione del Governo la necessità di prevedere i fondi per coprire i costi dell’emergenza che lo stesso Governo Monti non aveva inserito nella legge di Stabilità 2012. Finalmente, dopo le varie sollecitazioni attivate anche di concerto con il capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, il Governo nel decreto sulla spending review, e quindi solo ieri, ha ripristinato questa esigenza destinando 500 milioni di euro per coprire i costi dell’emergenza migranti fino al mese di giugno di quest’anno”. “In questo modo – sottolinea Torchia – abbiamo almeno la certezza che gli enti gestori potranno essere rimborsati per le spese sostenute da gennaio a giugno 2012. Purtroppo il provvedimento arriva in forte ritardo e tutti gli enti sono arrivati ormai al collasso dal punto di vista economico. Nella nostra regione, però, la questione è resa ancora più drammatica dal mancato visto della Corte dei Conti sugli atti di liquidazione del Soggetto attuatore, il quale, già in precedenza, si è assunto la responsabilità di erogare agli enti gestori una parte dei rimborsi. Anche questo problema è stato più volte sollevato in sede di Conferenza Stato Regioni, ma il Governo è stato silente”. Il sottosegretario Torchia ha, poi, espresso vicinanza ai sindaci che manifestano il loro disagio intraprendendo anche lo sciopero della fame e che sono quelli dei comuni che fanno parte della rete Sprar. “Conosciamo il loro lavoro – sottolinea Torchia – per garantire ai migranti un’accoglienza dignitosa e finalizzata all’integrazione dei profughi con la popolazione. Si tratta di modelli ormai consolidati che sono l’orgoglio della nostra Regione. Ma la loro situazione è certamente meno drammatica delle cooperative sociali. Essi infatti ospitano soltanto il 16% dei profughi che sono presenti in Calabria (149 su 930 presenze) e di conseguenza anche i rimborsi loro dovuti rappresentano la stessa percentuale rispetto alle somme che devono ancora essere erogate nella nostra regione. Tra l’altro, questi comuni hanno ottenuto solo parzialmente i rimborsi dello scorso anno perché, nonostante più volte sollecitati, hanno inviato con ritardo le loro schede. La Regione Calabria intende tener fede all’impegno assunto in sede di Conferenza Stato-Regioni del 7 aprile 2011, subito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza umanitaria. Per questi motivi, le difficoltà operative manifestatisi nella nostra regione sono state portate all’attenzione del prefetto Gabrielli che ha prontamente interessato il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino affinché l’orientamento della Sezione di Catanzaro si possa uniformare con quella delle altre Sezioni regionali. Del resto, tutta la questione, legata al controllo preventivo degli atti legati all’emergenza, è stata affrontata durante la discussione parlamentare sul decreto legge di riordino della Protezione Civile. Il Governo, nonostante, le pressioni delle Regioni è rimasto fermo sulle proprie scelte. Le passerelle in Calabria – rimarca il sottosegretario Torchia – e le lodi al sistema di accoglienza tessute dai ministri di questo governo non servono a nessuno e tantomeno a chi ogni giorno opera sul territorio. E non serve neanche interrogare i ministri su un argomento scottante che già da tempo hanno cercato di eliminare dalla loro agenda. La Protezione civile calabrese e lo stesso presidente Scopelliti sono vicini alla popolazione ed ai sindaci che manifestano il loro disagio. Noi stiamo lavorando in silenzio – evidenzia infine Torchia – per affrontare l’emergenza per giungere in tempi ravvicinati alla soluzione del problema”.

DE GAETANO-BATTAGLIA: A RIACE BATTAGLIA DI CIVILTA’

“Siamo vicini e solidali a Domenico Lucano, il tenace e coraggioso sindaco di Riace che con il suo sciopero della fame – ancora una volta – si rende protagonista di un’autentica battaglia di civiltà”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pd, Antonino De Gaetano e Demetrio Battaglia. “Lucano, da sindaco autentico, da uomo delle istituzioni – aggiungono – irriducibilmente legato alla sua terra e alla sua gente, pone una gigantesca questione di giustizia e di diritti: quella dei migranti e dei richiedenti asilo accolti nelle nostre comunità. Anche noi vogliamo fargli sentire la nostra vicinanza, vogliamo essere dalla sua parte, ovvero a fianco dei migranti ospitati nella piccola e generosa comunità di Riace e oggi in gravissime difficoltà a causa di tante ed incomprensibili ambiguità di carattere burocratico. La civiltà di una terra e di un popolo, da sempre, si caratterizza anche e soprattutto per la sua capacità di essere autenticamente ospitale, per la sua disponibilità a incontrare positivamente le diversità”. “Anche per questo, riteniamo fondamentale che il Pd – proseguono De Gaetano e Battaglia – ponga al centro della sua azione la questione migranti, a partire dal considerare un vero italiano chi nasce in Italia – come già annunciato dal segretario nazionale Bersani. Lucano continuerà con la sua tenacia e la sua determinazione: sappia lui e sappiano tutti coloro i quali si battono per restituire ai migranti e ai richiedenti asilo la loro dignità di esseri umani, che a loro sostegno potranno sempre trovare il Pd calabrese”.