Consorzi di bonifica, a Spezzano Albanese Scalo l’incontro-dibattito sul problema dei tributi
redazione | Il 19, Lug 2012
Numerosa la partecipazione di semplici cittadini, amministratori e rappresentanti istituzionali
Consorzi di bonifica, a Spezzano Albanese Scalo l’incontro-dibattito sul problema dei tributi
Numerosa la partecipazione di semplici cittadini, amministratori e rappresentanti istituzionali
Mercoledì 18 giugno, si è svolto a Spezzano Albanese Scalo l’incontro-dibattito
sul problema dei tributi imposti dai Consorzi di Bonifica in base alla L.R. 11/2003.
Numerosa la partecipazione di semplici cittadini, amministratori e rappresentanti
istituzionali provenienti dai comuni ricadenti nei tre comprensori dei Consorzi
di bonifica istituiti in provincia di Cosenza sulle ceneri del soppresso Consorzio
Sibari-Crati. Presenti anche i consiglieri regionali Mimmo Talarico, Mario Franchino
e l’assessore provinciale Biagio Diana. Il dibattito, aperto dagli interventi dei
membri del Comitato dei cittadini liberi di Bisignano, ha affrontato il motivo dell’incontro
e la travagliata situazione debitoria del soppresso Consorzio di Bonifica Sibari-Crati,
il cui mostruoso debito, secondo una relazione depositata dall’attuale Commissario
liquidatore, ammonta a più di 150 milioni di euro. Al momento rimane senza risposta
la domanda diretta a sapere chi e come sarà pagata questa cifra e quale ruolo avranno
i tre nuovi consorzi istituiti a seguito della soppressione del Sibari-Crati. I tre
nuovi Consorzi (Bacini meridionali del Cosentino, BaciniSettentrionali del Cosentino
e Bacini dello Jonio Cosentino), nati già indebitati, stanno imponendo da qualche
anno, in base all’art. 23, L.R. 11/2003, tributi anche ai proprietari di terreni
consorziati che non ricevono alcun beneficio da opere ed interventi di bonifica,
sollevando le proteste di migliaia di cittadini calabresi. Il tutto avviene senza
la predisposizione dei Piani di Classifica previsti dalla stessa L.R. 11/2003, l’unico
strumento che individua e quantifica il beneficio che gli immobili traggono dall’attività
di bonifica. Al contrario delle altre Regioni italiane, dove i tributi consortili
vengono imposti quando ci sono benefici derivanti da opere ed interventi di bonifica,
e disattendendo la legge quadro nazionale e i consolidati orientamenti giurisprudenziali
della Cassazione che ribadiscono il principio del beneficio per la legittima imposizion
e dei contributi consortili, la Legge 11/2003 della Regione Calabria impone quote
di contributi consortili a prescindere dal beneficio, e ciò per permettere il “conseguimento
dei fini istituzionali” dei Consorzi, cioè per permettere ai Consorzi di bonifica
di funzionare. Pur ribadendo il ruolo fondamentale dei Consorzi di bonifica per l’agricoltura
calabrese, laddove essi permettono, attraverso la gestione dei servizi di irrigazione,
il funzionamento e lo sviluppo di numerose aziende agricole, appare comunque inaccettabile
la tassazione di terreni, soprattutto montani, impervi e inutilizzabili, che non
hanno mai conosciuto interventi ed opere di bonifica. Si è deciso pertanto di dare
vita ad un coordinamento tra tutti i soggetti interessati a trovare una soluzione
al problema e a costituire un Comitato “per la modifica della L.R. 11/2003”,
aperto a tutti i cittadini che vorranno farne parte, che avrà il compito fondamentale
di organizzare le future iniziative dirette ad ottenere una corretta e giusta imposizione
dei contributi consortili. Numerose le adesioni al comitato da parte di soggetti
provenienti da Comuni dove la protesta contro i tributi ritenuti ingiusti è avvertita,
e in particolare da Bisignano (membri dell’Unione dei Comitati dei cittadini ),
Luzzi (Massimo Molinaro), San Marco Argentano (Antonio Parise, Amato Giuseppe), Rossano
(Isabella Vulcano), Cassano Ionio (Oliveto Carmine, Tricoci Francesco, Dramisino
Pasquale), S. Caterina Albanese (Carmelina Mauro), S. Cosmo Albanese (Ciccio Macrì),
San Lorenzo del Vallo (Martucci Damiano), Spezzano Albanese (Carolina Luzzi), Roggiano
Gravina (Piraino Raffaele), Oriolo (Gialdini Santo Nicola). Anche i politici provinciali
e regionali presenti si sono impegnati a sostenere nelle sedi politiche quella che
viene definita una “battaglia di civiltà” che deve essere combattuta da tutti,
semplici cittadini e uomini politici di tutti gli schieramenti, affinchè si metta
ordine al problematico sistema della bonifica calabrese. Sarà imminent
e, infatti, una proposta di modifica all’art. 23 della L.R. 11/2003 da parte del
costituito comitato, che sarà supportata dalla raccolta di oltre cinquemila firme
di cittadini calabresi, in modo da tentare di eliminare alla radice il problema dei
contributi consortili ritenuti ingiusti.
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