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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 24 SETTEMBRE 2024

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Rischio chiusura scuole dell’area a Minoranza Linguistica Grecofona

Rischio chiusura scuole dell’area a Minoranza Linguistica Grecofona

| Il 20, Lug 2012

Interviene il Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri

Rischio chiusura scuole dell’area a Minoranza Linguistica Grecofona

Interviene il Consigliere Provinciale Pierpaolo Zavettieri

 

 

 

In questi giorni ho appreso, con una certa amarezza, che alcuni istituti

scolastici perderanno gli uffici di presidenza e segreteria in quanto non

rispetterebbero il parametro delle seicento iscrizioni nell’anno scolastico

in corso nonostante le stesse dovrebbero ricadere fra quelle aventi diritto

alla deroga prevista dalla legge 111/2011 per essere Istituzioni scolastiche

ricadenti sull’area della Minoranza Linguistica Grecofona. Mi

riferisco all’Istituto

Superiore Euclide di Bova Marina,; all’Istituto Comprensivo di Motta San

Giovanni, quello di Montebello Jonico, quello di Brancaleone – Africo; l’Itc

Ferraris/Da Empoli, l’Istituto d’Istruzione Superiore Boccioni/Fermi di

Reggio Calabria.

Il decreto-legge denominato “Spending review” non prevede, ad avviso del

sottoscritto e di moltissimi autorevoli esperti in materia di legislazione

scolastica, la ulteriore chiusura di Istituzioni scolastiche (oltre

le1141 in tutta Italia, risultanti dalle recenti operazioni di

“Dimensionamento Scolastico” da poco concluse) fatta eccezione delle realtà

regionali del Friuli, Piemonte e Sardegna in cui, nelle suddette operazioni

di “dimensionamento”, queste ultime avrebbero esteso il significato di “

specificità linguistica” anche a territori dove si parla un particolare

dialetto. Potranno, invece, continuare a godere del privilegio di vedersi

assegnare un dirigente scolastico a tempo indeterminato le istituzioni

scolastiche che, pur essendo al di sotto dello standard di 600 alunni, ne

abbiamo almeno 400 e si trovino nelle piccole isole, nei comuni montani e

nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche (il caso

di tutte e sei le Istituzioni scolastiche); da intendersi solo quelle

relative a minoranze di lingua madre straniera.

Per quanto concerne l’Istituto Superiore Euclide di Bova Marina, va

evidenziato che, oltre a ricadere in uno dei comuni coperti dai benefici

legati alla presenza di una minoranza linguistica greca, lo stesso registra

una tendenza all’aumento con gli alunni che nel prossimo anno saranno poco

sotto la soglia dei 600. Inoltre, La Provincia e la Regione Calabria hanno

recentemente investito circa 5 milioni di euro per la realizzazione della

struttura che ospita da appena un anno questa scuola. Fatto salvo il

principio per cui l’Euclide avrebbe diritto a mantenere la propria autonomia

ai sensi del decreto 11/2011 e del decreto 95/2012, sarebbe auspicabile, in

questo caso, come avvenuto per l’Istituto Comprensivo Bova Marina, che

coinvolge le scuole di Bova Marina, Condofuri e Palizzi, che anche tale

istituzione scolastica, che già comprende la Ragioneria di Brancaleone,

assorba l’Istituto Alberghiero di Condofuri ad oggi sezione distaccata

dell’Istituto

presente a Locri e con gli uffici distanti ben oltre 60 km. In altre parole,

sarebbe opportuno, puntare ad una organizzazione per aree omogenee. Per

quanto concerne l’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico, oltre ad essere

tutelato dalla previsione sulle minoranze linguistiche, può rivendicare la

conservazione degli uffici di presidenza e segreteria, anche in virtù del

fatto che dall’elenco dei comuni montani stilato dalla Regione Calabria,

congiuntamente all’Ufficio Scolastico Regionale, merita di preservare la

propria autonomia come già accaduto per comuni come Scilla, Platì, San Luca

e Gerace. Tale considerazione vale anche per l’Istituto Comprensivo di

Brancaleone – Africo che non raggiunge la soglia di 600 alunni per soli

venticinque studenti e si compone di ben cinque comuni; mentre per quanto

riguarda il Boccioni/Fermi ed il Ferrarsi/Da Empoli potrebbero essere

meglio ridistribuiti fra i vari istituti cittadini. Non va dimenticato che

anche l’Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni può ben avvalersi della

legge sulle minoranze linguistiche.

Per tali motivi ci siamo subito attivati con l’Ufficio Scolastico Regionale,

insieme al vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci il quale da

subito, ha preso a cuore la questione e già lunedì avremo un colloquio con

il Dirigente dello stesso ufficio per esprimere il nostro punto di vista che

mira a tutelare le scuole del nostro territorio, non per puro spirito di

contraddizione, ma sulla base di nitide disposizioni di legge. La cosiddetta”

spending review” non può diventare l’alibi di tagli indiscriminati a

discapito del diritto allo studio dei nostri giovani.

redazione@approdonews.it