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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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Bombe in due bar a Lamezia, forse un avvertimento ai collaboratori di giustizia

Bombe in due bar a Lamezia, forse un avvertimento ai collaboratori di giustizia

| Il 26, Lug 2012

Entrambi gli esercizi sono infatti gestiti dai congiunti dei pentiti Battista Cosentino e Angelo Torcasio. Quest’ultimo ha anche subìto il danneggiamento della casa

Bombe in due bar a Lamezia, forse un avvertimento ai collaboratori di giustizia

Entrambi gli esercizi sono gestiti da congiunti di pentiti. Le esplosioni si sono verificate intorno alle 2,30 ai bar Mazzini, gestito dai figli di Battista Cosentino, e il bar di Corso Nicotera, gestito dal cognato di Angelo Torcasio. I due collaboratori hanno contribuito a portare a termine le operazioni “Medusa”, “Medea” e “Minerva”

 

 

LAMEZIA TERME (CZ) – Notte di paura a Lamezia Terme. Due ordigni sono stati fatti esplodere, a pochi minuti di distanza uno dall’altro, intorno alle 2,30, davanti ad altrettanti bar, gestiti da familiari di collaboratori di giustizia.

Le strutture prese di mira sono il bar Mazzini, gestito dai figli del collaboratore Battista Cosentino, ed il bar su corso Nicotera, gestito dal cognato del collaboratore Angelo Torcasio, detto “Porchetta”. L’esplosione ne ha danneggiato l’esterno. Il gesto sembrerebbe un avvertimento diretto ai collaboratori di giustizia che, stanno contribuendo ad assestare un duro colpo alla criminalità organizzata del lametino.

Cosentitno e Torcasio sono stati infatti essenziali, proprio in questi ultimi giorni, per lo svolgimento di importanti operazioni di polizia, a partire dall’inchiesta “Medusa”, che con 36 arresti ha decapitato il clan Giampà di Lamezia. Entrambi hanno poi aiutato a fare luce su due omicidi, quello di Domenico Zagari, con l’operazione “Medea”, e quello di Federico Gualtieri, con l’operazione “Minerva”.

DANNEGGIANO E TENTANO BRUCIARE IN CASA PENTITO

L’abitazione del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio, è stata danneggiata da sconosciuti che hanno tentato anche di incendiarla. Nell’abitazione, al momento dell’episodio, non c’era nessuno. Dopo averla messo a soqquadro, è stato incendiato un materasso ma le fiamme si sono spente poco dopo. L’episodio, avvenuto nel pomeriggio, è successivo alle bombe contro due bar di parenti di pentiti lametini tra cui lo stesso Torcasio.

Per entrare nell’abitazione di Angelo Torcasio, secondo quanto si è appreso, è stata forzata una delle finestre. Successivamente tutto l’arredamento è stato danneggiato ed infine c’é stato il tentativo di incendio. Dalla ricostruzione degli investigatori le fiamme si sono spente poco dopo probabilmente perché non sono state alimentate. Sul luogo sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini. Gli investigatori ritengono che si tratti di una ritorsione della criminalità organizzata lametina per le dichiarazioni che Torcasio ha reso agli inquirenti attraverso le quali sono state arrestate numerose persone.