Sigilli a beni appartenenti ad una società di recupero per imposte non pagate

Evasi tre milioni, sequestrati immobili a Bovalino e Roma

Sigilli a beni appartenenti ad una società di recupero per imposte non pagate

(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Beni immobili per un valore di tre milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a Roma e Bovalino (Reggio Calabria) in esecuzione di un provvedimento di confisca. Si tratta di quattro immobili ubicati nella Capitale e due nella cittadina dello Jonio, tutti intestati alla società Fabit srl. I finanzieri hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal gip di Reggio per il recupero di tre milioni di imposte evase.

Le indagini sull’evasione di imposte da parte della società Fabit, attiva nel settore delle costruzioni, che hanno portato al sequestro di sei immobili tra Roma e Bovalino, hanno preso spunto dalla presenza di consistenti crediti ai fini Iva per 7,5 milioni di euro. Dalle attività investigative è emerso che buona parte dei crediti era stata conseguita attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese operanti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni. In particolare, la Fabit, secondo quanto verificato dai finanzieri, ha perpetrato una grave frode fiscale attraverso l’annotazione nella contabilità degli anni 2007 e 2008 di elementi passivi fittizi riconducibili a fatture per operazioni inesistenti per un ammontare pari a circa 10 milioni (aventi come oggetto “studi di fattibilità”), nonché ad arbitrarie contabilizzazioni di fatture per l’importo di circa 5 milioni. I militari hanno sequestrato anche le quote sociali della società appartenenti al rappresentante legale Rodolfo Rocca del valore nominale di 80 mila euro.