Talarico chiede di anticipare l’apertura della caccia ai cinghiali, Aidaa ribatte: “Non se ne parla nemmeno”
redazione | Il 07, Ago 2012
Croce: “Sarebbe meglio che questi consiglieri sottoscrivessero lettere con le quali si chiede di affrontare i problemi reali di quella zona facendosi promotori di una legge contro il bracconaggio, anzichè voler trasformare i bracconieri in cacciatori autorizzati”
Talarico chiede di anticipare l’apertura della caccia ai cinghiali, Aidaa ribatte: “Non se ne parla nemmeno”
Croce: “Sarebbe meglio che questi consiglieri sottoscrivessero lettere con le quali si chiede di affrontare i problemi reali di quella zona facendosi promotori di una legge contro il bracconaggio, anzichè voler trasformare i bracconieri in cacciatori autorizzati”
COSENZA – Con una lettera al presidente della giunta regionale della Calabria che porta come primo firmatario il nome del consigliere regionale dell’Idv Mimmo Talarico, e sottoscritta da altri consiglieri di PD, PDL e UDC si chiede la riapertura anticipata della caccia al cinghiale nella zona del Savuto in particolare di alcuni sindaci che lamentano un incremento della popolazione dei cinghiali nelle zone montane del Savuto in provincia di Cosenza. Secondo quanto sostengono i consiglieri i cinghiali riproducendosi in fretta costituirebbero un problema per le persone della zona. E sempre secondo questi personaggi per questo motivo gia da questi giorni si dovrebbe aprire la caccia al cinghiale. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) esprime la propria assoluta contrarietà a qualunque anticipazione dell’inizio della data di apertura della caccia. “A parte il fatto che non ci risulta che la presenza dei cinghiali sia il primo dei problemi di quella zona – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA – e da quanto saputo da amici che abitano in quei paesi la presenza dei cinghiali non è superiore rispetto agli scorsi anni e quindi non ci sono nemmeno i presupposti per chiedere la follia di aprire la caccia anzitempo. Sarebbe meglio – conclude Croce – che questi consiglieri sottoscrivessero lettere con le quali si chiede di affrontare i problemi reali di quella zona e se si vuole stare nell’ambito della caccia che i consiglieri si facciano promotori di una legge contro il bracconaggio, anzichè voler trasformare i bracconieri in cacciatori autorizzati”.