29 agosto 2012: 150 anni dal ferimento di Garibaldi in Aspromonte
redazione | Il 22, Ago 2012
Mercoledì la “Giornata del percorso della memoria storica dell’Aspromonte”
29 agosto 2012: 150 anni dal ferimento di Garibaldi in Aspromonte
Mercoledì la “Giornata del percorso della memoria storica dell’Aspromonte”
Si celebrerà il 29 agosto a Gambarie la “Giornata del percorso della memoria storica dell’Aspromonte”. Si tratta della prima edizione di un evento annuale che il Parco nazionale dell’Aspromonte ha istituito allo scopo di contribuire a recuperare la storia del territorio e delle popolazioni del Parco. Quest’anno l’evento è dedicato al 150 anniversario del ferimento di Garibaldi, avvenuto il 29 agosto del 1862.
Quel giorno Garibaldi e i suoi 1500 volontari furono fermati in Aspromonte mentre si dirigevano verso Roma, per liberare la città dal dominio vaticano e farla diventare capitale d’Italia. Il ferimento di Garibaldi in Aspromonte è stato spesso ricordato come un fatto minore della storia italiana, quasi folcloristico, mentre del tutto sconosciuti sono i nomi dei caduti nello scontro fratricida in Aspromonte: 7 garibaldini persero la vita e 20 furono feriti, mentre tra le truppe dell’esercito regio si
contarono 5 soldati morti e 14 feriti.
Fu probabilmente il primo scontro tra italiani o, se vogliamo, il primo segno visibile della Disunità d’Italia. Come scrisse il Mazzini, “il ferimento di Garibaldi in Aspromonte sciolse il patto unitario tra monarchici e repubblicani che era stato sancito a Teano”. Che senso ha ricordare i 150 anni di questa pagina di storia della nostra nazione? “Ha un senso – dichiara Antonio Alvaro, vicepresidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte – solo se vogliamo fare i conti con la Disunità d’Italia oggi, con ciò che divide ancora e profondamente il nostro Paese: il divario crescente Nord/Sud, una polarizzazione sociale insostenibile, la contrapposizione “artefatta” tra garantiti e precari, tra vecchie e nuove generazioni. Ma, anche una profonda spaccatura tra aree interne ed aree costiere, tra “osso” e “polpa” che sta portando alla scomparsa di tanti piccoli paesi e realtà nelle aree collinari e montane, con la perdita di un grande patrimonio storico, culturale e paesaggistico”.
“I parchi nazionali italiani – aggiunge Alvaro – sono stati istituiti spesso in queste aree “marginali” rispetto alle direttrici dello sviluppo capitalistico, ed hanno quindi un compito arduo che rappresenta anche una sfida rispetto al futuro: fare sì che la tutela ambientale – compito prioritario dei parchi naturali – porti ad un miglioramento della qualità della vita ed a nuove
occasioni di occupazione qualificata”. “Per tutte queste ragioni – conclude il vicepresidente Alvaro – il Parco Nazionale
dell’Aspromonte ha voluto ricordare i 150 del ferimento di Garibaldi e dell’eccidio in Aspromonte”.