L’Asp approva l’atto aziendale. In arrivo 8 Tac e 5 risonanze magnetiche
redazione | Il 23, Ago 2012
L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha approvato l’atto aziendale con cui sono stati previsti numerosi interventi in tutta l’area di attività dell’azienda. Tra le iniziative prese spicca l’adesione alla convenzione Consip per l’acquisto di diversi macchinari medici
L’Asp approva l’atto aziendale. In arrivo 8 Tac e 5 risonanze magnetiche
L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha approvato l’atto aziendale con cui sono stati previsti numerosi interventi in tutta l’area di attività dell’azienda. Tra le iniziative prese spicca l’adesione alla convenzione Consip per l’acquisto di diversi macchinari medici
E’ stato deliberato il nuovo Atto aziendale dell’Asp di Cosenza che ha recepito le modifiche previste dalle nuove Linee guida regionali dopo essere stato sottoposto all’attenzione delle organizzazioni sindacali. Lo rende noto il direttore generale Gianfranco Scarpelli. «In particolare – prosegue – per la rete ospedaliera prioritariamente è necessario stabilire che obiettivo dell’Asp è di organizzare l’attività sanitaria ospedaliera secondo principi di efficienza e di efficacia e con l’obbligo di garantire la massima sicurezza agli operatori ed ai pazienti. Entro settembre si realizzerà la nuova organizzazione degli Ospedali Spoke. Per lo Spoke Paola-Cetraro grazie alla collaborazione concreta del Sindaco di Paola si sta provvedendo alla definizione delle procedure per lo spostamento di tutte le attività distrettuali, collocate in una grave situazione di emergenza a seguito dell’intervento dei Nas nel Presidio di Paola, in una nuova struttura del Comune idonea e facilmente accessibile. Inoltre la postazione di guardia medica insieme al 118 verrà ricollocata nell’area ospedaliera per come previsto dal Decreto regionale sull’Emergenza/Urgenza, mentre si organizzerà il pronto soccorso con maggiori spazi e con un area dedicata all’osservazione breve. Per quanto riguarda le attività ospedaliere si sta provvedendo ad attivare i posti letto di cardiologia e Unità coronarica a Paola per come previsto dal decreto 106/2012 oltre ai posti letto di Medicina, Ortopedia, Chirurgia ed Oncologia, mentre nel P.O. di Cetraro a giorni verranno consegnati i lavori del nuovo blocco parto e verranno attivati i posti letto di Lungodegenza e di Area Funzionale Medica oltre al mantenimento del Servizio di Cardiologia 24 ore su 24 ed all’attività di Chirurgia, Urologia, Ostetricia – Ginecologia, Pediatria e Neonatologia, Psichiatria e Rianimazione. Per lo Spoke Corigliano-Rossano si sta provvedendo ad adeguare con una minima spesa di 20.000 euro la sala operatoria dell’ospedale di Rossano all’attività operatoria di Ortopedia al fine di completare le procedure di definizione ed assegnazione dei posti letto per come previsto dal Decreto 106/2012 e dal nuovo atto aziendale in cui sono previsti per lo Spoke Corigliano-Rossano 295 posti letto con la nuova individuazione anche della struttura complessa di Urologia e Lungodegenza/Riabilitazione Intensiva oltre a quelle di Medicina, Chirurgia, ORL, Oculistica, Oncologia, Ostetricia – Ginecologia, Ortopedia, Neurologia, Nefrologia, Pediatria e Neonatologia, Psichiatria, Rianimazione, Laboratorio Analisi, Radiologia, Centro Trasfusionale, Cardiologia e UTIC. Per lo Spoke di Castrovillari si sta procedendo alla attivazione delle nuove sale operatorie ed all’aumento dei posti letto per come previsto dal Decreto 106/2012 oltre al rafforzamento delle attività dell’Emodinamica e delle attività chirurgiche anche con l’arrivo del nuovo direttore della chirurgia Guarino. Nelle casa della salute di Praia a Mare e Trebisacce verranno attivate anche i posti letto di Lungodegenza previsti dal Decreto 106/2012 oltre a quelli di RSA medicalizzata già attivi. E’ opportuno precisare che l’organizzazione dell’Ospedale Spoke Corigliano-Rossano è del tutto temporanea e provvisoria nelle more della prossima realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide ormai in fase di definizione con gli ultimi provvedimenti governativi. Sicuramente si dovrà rispettare quanto previsto dal Decreto 18/2010 e dal Decreto 106/2010 in cui si afferma che non può essere alterato il numero complessivo delle unità operative complesse cliniche, non si possono avere duplicazioni di unità operative, può essere rimodulata per esigenze funzionali e di sicurezza la distribuzione delle Unità operative nei Presidi, non possono essere istituiti punti nascita in Presidi ospedalieri in cui essi non sono stati previsti. Certamente è necessario tenere conto della particolare situazione economica-finanziaria presente a livello nazionale e regionale, nonchè della necessità per l’Asp di dover ridurre il deficit dagli 82 mln del 2011 a meno di 50 previsti necessariamente in base alle indicazione regionali per il 2012. Per tale motivo è essenziale la collaborazione di tutte le istituzioni locali, delle organizzazioni politiche e sindacali, nonchè di tutti i cittadini per i quali stiamo cercando di dare risposta ai loro bisogni nei modi più appropriati. L’Asp ha avviato da tempo le procedure per acquisire nuove tecnologie in quanto sono in dotazione attrezzature obsolete con difficoltà di utilizzo in quanto negli anni passati si è pensato poco alla tecnologia e molto all’assunzione di personale poco qualificato e probabilmente non del tutto indispensabile. Il 4 settembre verrà aggiudicata la gara di acquisto di 2 ecocardiografi, 3 ecografi multidisciplinari di alta fascia e 5 ecografi portatili ed in tal modo verranno risolti i gravi problemi degli ospedali Spoke di Corigliano-Rossano e di Cetraro-Paola. Inoltre l’Asp ha aderito alla Convenzione CONSIP per l’acquisto di 8 TAC e 5 risonanze magnetiche che verranno allocate negli Ospedali Spoke, negli Ospedali di Montagna e nelle strutture territoriali e che dovrebbe definirsi a settembre». «Con la definizione del nuovo Atto – conclude Scarpelli – l’Asp finalmente avrà un assetto organizzativo ben definito in quanto dopo l’accorpamento delle quattro Aziende, finora, non si era mai realizzato un atto unico con la conseguente grave disorganizzazione che si è avuta in questi anni e che con grande sforzo si sta cercando di modificare con un utilizzo razionale delle risorse. È stata definita con i medici di famiglia la procedura per l’attivazione dei nuclei delle cure primarie. Entro 60 giorni gli stessi dovranno attivare le strutture che permetteranno di migliorare l’assistenza territoriale con l’espletamento dei codici bianchi e la gestione delle patologie croniche secondo percorsi diagnostico – terapeutici stabiliti dalle società scientifiche».