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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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“I danneggiati da sangue infetto lamentano la mancata rivalutazione dell’indennità”

“I danneggiati da sangue infetto lamentano la mancata rivalutazione dell’indennità”

| Il 14, Set 2012

 

Il consigliere Gallo chiede chiarimenti e sollecita l’intervento della Regione

“I danneggiati da sangue infetto lamentano la mancata rivalutazione dell’indennità”

Il consigliere regionale Gallo chiede chiarimenti e sollecita l’intervento della Regione

 

 

Nella sola Calabria sarebbero almeno 3.000. Infettati dal virus dell’epatite, o dell’Hiv, per trasfusioni errate, interventi chirurgici sbagliati o per infortuni sul luogo di lavoro, per lo più in cliniche ed ospedali. A loro spetta, per legge, un’indennità da rivalutare periodicamente in rapporto al tasso d’inflazione, ma sul punto la Regione Calabria sarebbe al momento inadempiente.

Ad accendere i riflettori sulla vicenda, il consigliere regionale Gianluca Gallo. Che rendendosi portavoce delle segnalazioni ricevute, ha interessato del caso il Commissario per l’attuazione del piano di rientro sanitario, Giuseppe Scopelliti, ed il dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, Antonino Orlando. «Lo Stato, mediante la legge 210 del 1992 – ricorda Gallo in una lettera inviata a Scopelliti e Orlando – riconosce ai cittadini danneggiati da sangue infetto un indennizzo, periodicamente rivalutato fino al 2010, quando con l’approvazione della legge Finanziaria il Governo bloccò la rivalutazione dello stesso. Lo scorso novembre, tuttavia, la Corte Costituzionale, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo il blocco della rivalutazione, stabilendo che l’importo dell’indennizzo vada invece rivalutato nella sua interezza, secondo il tasso di inflazione programmato, e quindi anche nella componente più cospicua rappresentata dalla somma corrispondente all’indennità integrativa speciale». Un indirizzo che tuttavia, al momento, sarebbe stato recepito solo da alcune Regioni d’Italia. Tra quelle inadempienti, stando alle diffuse proteste degli interessati, anche la Calabria. «Trattandosi, per come di tutta evidenza, di una problematica che investe migliaia di persone e le loro famiglie, già colpite per sventura o per lavoro da patologie che ne minano fortemente la salute e la vita di relazione», chiosa Gallo, «confidando nella loro ben nota sensibilità ho chiesto a Scopelliti ed Orlando di voler prestare attenzione alla problematica per verificare se risponda a vero quanto segnalato e, nel caso, procedere, nel rispetto della legge, per non lasciare privi di tutela i danneggiati da sangue infetto residenti in Calabria».

Redazione@approdonews.it