La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 15, Set 2012
Le CHICCHE della lanterna di Diogene
Le CHICCHE della lanterna di Diogene
a cura di Giuseppe Larosa
Viste le voci circolanti e la pochezza umana (da gossip e pettegolezzo spicciolo) in merito ai pezzi della Lanterna sulla Commissione di accesso. Lo metto tra parentesi perché ognuno che parla si espone per le strade e nelle piazze ma mai come (pochi e da apprezzare. La mia memoria ricorda a Taurianova solo Maurizio Cannata e Fausto Siclari), lo hanno fatto con lettera pubblica. D’altronde Catone ci insegnava che «I saggi traggono insegnamento dagli stolti più che gli stolti dai saggi, poiché i saggi evitano gli errori degli stolti, ma gli stolti non imitano i successi dei saggi».
Preciso che: Le mie definizioni di “ombra oscura” come anche quella di “maledizione”, erano riferiti alla città come una sorta di “iattura” perché ancora non si riesce a risorgere dalle ceneri del passato ed ecco che arriva una commissione (legale e sacrosanta perché definita dalle leggi dello Stato, a cui va il massimo rispetto), che verifichi se ci siano o meno infiltrazioni mafiose nel Comune di Taurianova. Per quanto riguarda il lavoro che sta facendo la commissione va il massimo rispetto sia nella sua forma che nella sua sostanza e come tutti si attendono gli esiti che si spera non siano catastrofici. Perché ciò vorrebbe dire altri mesi di commissariamento straordinario ed un ulteriore “colpo di grazia” alla politica locale, incapace di proporre una classe dirigente idonea in tutti i suoi aspetti.
La mia idea è sempre la stessa, e si trova tra i tanti pezzi della Lanterna, che tutti sono criticabili purché non si cade nel personale, nell’intimo che nulla ha a che fare con la politica e la sua critica. E che, siccome le leggi dello Stato non hanno impedito la (ri)candidatura di tutti quelli che “a vario titolo” sono stati menzionati nell’ultima relazione della commissione di accesso del 2009, essi vanno considerati eletti con presunzione democratica a tutti gli effetti. La mia idea era ed è (e sarà) che per una “questione morale”, termine per cui si fa molto spesso uso ed abuso, nessuno di quei nomi iscritti in quella Relazione si doveva candidare. Nessuno!!! Si sono candidati quasi tutti, e tra qui nomi (relazionati) c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso, come è giusto che sia in un paese civile, democratico e costituzionale quando si svolgono delle elezioni. Poi, se lo Stato decide di avviare ulteriori verifiche in merito, consentitemi di pormela questa domanda, penso sia lecita e doverosa sapere cosa sia successo in questi 15 mesi. Oltre ai fatti delittuosi che conosciamo abbastanza bene e che la Stampa ha riportato ampiamente. La fiducia nell’attesa insieme al tempo saranno padroni del destino e del nostro futuro in questa città.
Ps. Precisazioni di un libero “pseudo e (semi)psicopatico”