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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

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Monsignor Nunnari intervistato da Calabria on web

Monsignor Nunnari intervistato da Calabria on web

| Il 22, Set 2012

“La mafia non si può debellare, senza elaborare e proporre convincenti criteri di comportamento alternativi”

Monsignor Nunnari intervistato da Calabria on web

“La mafia non si può debellare, senza elaborare e proporre convincenti criteri di comportamento alternativi”

 

 

“Se la politica è debole la mafia è più forte”. La mafia sarà debellata? “Non la si può debellare, senza elaborare e proporre convincenti criteri di comportamento alternativi”. E ancora: “La latitanza dei poteri pubblici rende forti gli arbitri e l’abusivismo”.

Nell’intervista, realizzata da Luisa Lombardo e pubblicata da “Calabria on web” (www.calabriaonweb.it), il magazine edito dal Consiglio regionale della Calabria, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari fa una riflessione ampia, pacata e puntuale, a partire dalla festa della Madonna della Consolazione che si celebra ogni anno, a Reggio Calabria, il secondo sabato del mese di settembre.

Circa il dibattito che c’è stato ed ancora prosegue, innescato dalle riflessioni da mons. Morosini Vescovo di Locri-Gerace, mons. Nunnari spiega che “Ogni iniziativa volta a mettere fine a certi silenzi troppo assordanti, è giusta e necessaria. Ritengo che alla mia regione facciano bene dibattiti e confronti, specie se poi cronisti, scrittori, uomini della politica e delle Istituzioni danno voce a più ampie riflessioni. Vede – aggiunge – il problema della criminalità nelle sue varie forme (mafia compresa), è una piaga antica che ora sembra divenire più profonda. Eluderlo e sottacerlo sarebbe una tremenda scelleratezza”.

Insiste sulla cultura della legalità, “per frapporre ostacoli alla emergenza criminale e alla prepotenza dilagante”. Spiega ancora mons. Nunnari: “La Chiesa resta vigile. E chiama anche i politici ad ammettere le loro omissioni e le loro inadempienze. Oggi esorta i suoi pastori (che continuano a fare un buon lavoro), a restare sempre in prima linea, accanto agli uomini, nei luoghi dove lavorano e lottano per una società più giusta. Dai palazzi delle Istituzioni e della politica dovranno giungere immediate risposte per rilanciare il Paese. Se la politica è debole, la mafia diviene forte. La latitanza dei poteri pubblici rende forti gli arbitri e l’abusivismo. In un territorio che vive ore difficili e rischia di andare allo sbaraglio, la Chiesa non può stare alla finestra. Come potrebbero non schierarsi i credenti? Come scriveva Jean Paul Sartre: ‘quando c’è da prendere posizione su aspetti concernenti le condizioni di vita dell’uomo di oggi, bisogna sporcarsi le mani, cioè scendere in campo’. In questi anni, la Chiesa non ha taciuto e purtroppo ha anche i suoi Caduti sul campo. Continua le sue battaglie per l’affrancamento degli ultimi e a difesa dei più deboli, schierandosi senza tentennamenti contro coloro che, calpestando, umiliando gli altri, sono fuori dalla parola di Dio e dalla Chiesa”.