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TAURIANOVA (RC), SABATO 09 NOVEMBRE 2024

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“L’ingordigia dei mediocri”, scatena le polemiche l’articolo pubblicato ieri sul “Corriere della sera”

“L’ingordigia dei mediocri”, scatena le polemiche l’articolo pubblicato ieri sul “Corriere della sera”

| Il 22, Set 2012

L’associazione “Mondo libero” e il movimento “AmoLamezia” si scagliano contro la classe politica calabrese

“L’ingordigia dei mediocri”, scatena le polemiche l’articolo pubblicato ieri sul “Corriere della sera”

L’associazione “Mondo libero” e il movimento “AmoLamezia” si scagliano contro la classe politica calabrese

 

 

Ha scatenato una serie di polemiche e l’ira di associazioni e movimenti, l’articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera dal titolo “L’ingordigia dei mediocri”, nel quale si legge: “Per non dire della Calabria. Dove, mentre i disoccupati si arrampicano sui tralicci, sono stati appena spesi 140 mila euro per un libretto dal titolo ‘Il senso delle scelte compiute’ che osanna in 65 foto e 125 pagine estasiate il presidente del consiglio regionale Franco Talarico. Il quale ha in dote spese di rappresentanza per 700 mila euro, sei volte in più dell’intera assemblea dell’Emilia Romagna, che ha il doppio di abitanti ed il quadruplo del Pil”. Prima fra tutti l’associazione “Mondo libero”, il cui presidente Giuseppe Gigliotti scrive in una nota: “Noi vi diciamo SIETE LA VERGOGNA DELLA CALABRIA. Siete un manipolo di arroganti e presuntuosi, siete la rovina del nostro popolo. Andate via, andate a casa. La gente onesta e pulita non ne può più. C’è chi muore di fame e chi col denaro pubblico si arricchisce a dismisura. Basta! Basta non solo con chi sta al governo della Regione ma basta anche con questa specie di sinistra che abbassa la testa e non protesta. Alla fine vuol dire che le cose vanno bene a tutti cosi. Povera Calabria in che mani è ridotta!”. 

Non meno dura la nota del movimento di Nicolino Panedigrano del movimento AmoLamezia, il quale sottolinea: “Noi calabresi dobbiamo aggiungere che il libretto è peraltro ‘desaparecido’. Mentre sono ben vivi i ticket, il taglio di posti letto e l’abbandono dei servizi sanitari; le ristrettezze economiche delle scuole pubbliche e la fatiscenza anche strutturale (in zona altamente sismica) degli edifici scolastici; il disprezzo per il territorio e le coste calabresi; la mancanza di depuratori e l’emergenza rifiuti. E chi più ne ha, più ne metta. È vero che Dio acceca chi vuol perdere. Questa casta sta costruendo un’autostrada (ma di quelle americane a 24 corsie) all’arrivo della rivolta popolare che la spazzerà via”.