Scacco alla cosca “Ariola”: 10 arresti nel vibonese. Luce sulla faida dei boschi
redazione | Il 04, Ott 2012
Ad alcuni sono contestati gli omicidi di due fratelli di Gerocarne, esponenti di spicco del clan avversario
Scacco alla cosca “Ariola”: 10 arresti nel vibonese. Colpito traffico di droga e luce sulla faida dei boschi
Le persone che la polizia ha ammanettato sono accusate di associazione mafiosa e di traffico illegale di sostanze stupefacenti dall’Olanda e dall’Albania. Ad alcuni di loro sono contestati gli omicidi di due fratelli di Gerocarne, esponenti di spicco del clan avversario
CATANZARO – Dopo una lunga scia di morti nell’angolo di Calabria a cavallo tra le province di Reggio, Catanzaro e Vibo Valentia è scattata stanotte un’operazione della polizia contro persone coinvolte in quella che è stata definita la «faida dei boschi». Il blitz che ha condotto all’arresto di dieci persone ritenute responsabili di associazione mafiosa e di traffico illegale di sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di appartenenti alla cosca denominata «Ariola», attiva nei comuni delle Serre Vibonesi, e con canali di approvvigionamento dello stupefacente in Olanda ed Albania.
Ad alcuni degli indagati è contestato, inoltre, il concorso nel reato di duplice omicidio a carico dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo nati rispettivamente nel 1966 e 1968, avvenuto a Gerocarne in provincia di Vibo il 22 aprile del 2002, esponenti di spicco della cosca avversa. Con gli arresti di oggi, sono stati svelati alcuni risvolti di una faida ventennale, la cosiddetta «faida dei boschi» appunto, che ha insanguinato brutalmente le montagne delle Serre Vibonesi. I particolari dell’operazione verranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà in Questura a Catanzaro alle ore 11.