A Cassano Ionio ultimo appuntamento con la rassegna “Teatro e legalità”
redazione | Il 18, Mag 2013
Stasera è di scena Dalila Cozzolino, interprete dello spettacolo “L’Italia s’è desta”
A Cassano Ionio ultimo appuntamento con la rassegna “Teatro e legalità”
Stasera è di scena Dalila Cozzolino, interprete dello spettacolo “L’Italia s’è desta”
Stasera al Teatro Comunale di Cassano Ionio ultimo appuntamento con la Rassegna “Teatro e legalità” organizzata nelle attività della Residenza Teatrale ORIZZONTI PARALLELI. E’ di scena Dalila Cozzolino, interprete dello spettacolo “L’Italia s’è
desta” scritto e diretto da Rosario Mastrota e allestito dalla Compagnia Ragli. Lo spettacolo è una delle proposte più interessanti del panorama italiano degli ultimi anni, non a caso ha ricevuto una serie di riconoscimenti: Testo finalista al Premio Hystrio Scritture di scena_35 2012 – Milano spettacolo vincitore del Festival per monologhi UNO – Teatro del Romito, Firenze spettacolo vincitore del Festival Teatropia 2012 – mafia e politica – Università degli studi, Siena spettacolo vincitore del Premio Centro alla drammaturgia 2012 – Teatro dei Battuti, Cuneo testo segnalato per Permanenze 2012 – Teatro Valle, Roma premio migliore attrice Premio Centro, menzione speciale della critica spettacolo vincitore del Festival Dirittinscena: miglior spettacolo, premio della giuria popolare e premio “Politicamente scorretto” Carletta, la scema del paese, racconta la sua storia e il suo segreto. Assiste al rapimento da parte della ‘ndrangheta, in Calabria, del pullman della nazionale italiana di calcio, a due mesi dall’inizio dei mondiali. Subito lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica, sport e giornalisti all’assalto del nuovo fenomeno mediatico. Tutti accecati dalla notizia “bomba” da regalare, non si accorgono di Carla, che sa dov’è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Ma nessuno le crede.
Il monologo che racconta è arcaicamente legato alla riflessione sociale che tutto ciò che è detto appartiene alla storia e quindi alla verità. Questa operazione gioca, invece, nel caso specifico, sul falso accaduto. E’ un racconto metaforico-ironico di un’Italietta credulona. Nel monologo si racconta quanto sia cruda la piccola realtà intrisa quotidianamente di ‘ndrangheta e come la malavita sia arcaicamente consolidata e, apparentemente, inerme nella vita di un piccolo paese. Ne L’Italia s’è desta la questione ‘ndranghetista viene affrontata in maniera leggera, dalla lettura “innocente” di una povera ragazza che della semplicità fa la sua arma, innocua. Nessuna spettacolarizzazione, ma solo una derisione innocente, una “smitizzazione”, che determina un raccontare fatti violenti da un punto di vista ingenuo. E questo, a nostro avviso, fa più male alla ‘ndrangheta, ne distrugge la forza e allontana la paura. Col sorriso innocente e senza neanche un proiettile si riesce a ferire chi, invece, fa della violenza la stabilità della sua organizzazione. Smitizzare può scardinare dei legami che per anni hanno reso l’organizzazione intoccabile. La paura, quella vera, fa parte del vissuto di chi vive in Calabria, ma alleggerire e canzonare potrebbe trasformare e invertire il processo. Non è una risoluzione, purtroppo, ma una leggera parentesi che può offendere chi si eleva a capo indiscusso senza regole.