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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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A Catanzaro la mostra “Auguri nel tempo” Carte augurali dalla Regina Vittoria al presidente Obama

A Catanzaro la mostra “Auguri nel tempo” Carte augurali dalla Regina Vittoria al presidente Obama
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di Roberta Strano

Fino al 31 gennaio 2016 sarà possibile visitare e ammirare, presso il complesso monumentale del San Giovanni di Catanzaro, la mostra “Auguri nel tempo”.

La mostra propone circa 4.000 documenti cartacei originali relativi alla tematica del “Natale e del Nuovo anno”, con particolare riferimento alle forme augurali dell’Epoca Vittoriana ed Eduardiana inglese: un percorso storico-visivo tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo Novecento, fino ad arrivare ai nostri giorni.

Tema centrale della collezione sono i preziosi biglietti augurali realizzati nel periodo del Regno della Regina Vittoria (1837-1901), che fu una vera e propria fan dei biglietti d’auguri,  con merletti di carta oro e argento, inserti di seta, velluto, nastri, frange di seta, intagli, cordoncini, decori, apribili, in tre dimensioni, meccanici.

Tutto il materiale cartaceo è presentato in quadri con cornici oro (oltre 500) e in teche, seguendo un ordine temporale e tematico, sviluppato per sezioni: L’origine di una tradizione. Il Regno della Regina Vittoria, La natura, Il Mondo dei bambini, Donne e ventagli, Il Novecento, Natale al fronte: la Prima e la Seconda Guerra mondiale, La Natività e gli Angeli, Il Natale negli Stati Uniti.

Breve storia dei biglietti d’auguri

Il primo biglietto augurale per le feste risale al 1475 e fu scritto da uno studente tedesco a un suo insegnante.

Per tutto il Cinquecento studenti e professori avevano l’uso di scambiarsi goliardici auguri scritti in occasione del San Silvestro. Fu solo alla fine del Settecento però che lo scambio di biglietti augurali divenne un uso anche esterno alla scuola, coinvolgendo pure la sacra festività del Natale… si trattava sempre però di biglietti vergati a mano e privi di decorazioni. Nell’800, tra i nobili e i ricchi venne la moda di spedire cartoncini preziosi… ma alla metà del secolo divenne un fenomeno di massa e la prima cartolina augurale “popolare” fu creata nel 1870 da un litografo inglese, tal John S. Day, che stampò su un’ufficiale e nuda cartolina postale da mezzo penny una cornicetta composta da vischio e agrifoglio, riportante nel centro la classica frase “Buon Natale e felice Anno Nuovo”.

Da lì, per tutto il periodo vittoriano fu un proliferare di fantasie; vennero commercializzati biglietti intagliati, simili a merletti, ricamati, tridimensionali, luccicanti, riportanti immagini tipiche del periodo: candele, paesaggi innevati, comete, bambini festosi, presepi, Santa Claus, futuro Babbo Natale e abeti decorati.

Il  massimo successo si ebbe nel ’900 grandi artisti disegnarono immagini bellissime… ma già alla fine della Prima Guerra Mondiale il biglietto raffinato e ricercato cadde in disuso, perdendo la qualità e cadendo nella banalità

Dalla fine del Novecento però i biglietti d’auguri divennero quasi sempre un semplice “accompagna pacco” oggi ve ne sono sempre meno ad ingombrare le scrivanie, sostituiti da altri messaggeri d’augurio quali e-mail, biglietti multimediali, sms o affini: auguri più rapidi, moderni e tecnologici certo, ma di sicuro molto meno romantici.