A Gioia Tauro paura per il fiume Budello Il maltempo degli ultimi giorni ha creato preoccupazione tra gli abitanti
di Maria Teresa Bagalà
Il maltempo degli ultimi giorni ha fatto crescere un’altra volta la paura tra gli abitanti del rione fiume a Gioia Tauro i quali ormai, con l’arrivo delle piogge, guardano con paura l’innalzamento del livello delle acque del fiume Budello. Un corso d’acqua che, nonostante i disastri causati il 2 novembre 2010, quando è straripato causando danni a case e negozi e costringendo molti cittadini a dover lasciare le loro case per mesi, non è mai stato messo in sicurezza. Il fiume, infatti, continua ad essere al suo interno pieno di rifiuti e vegetazione ed i vari enti fanno a scaricabarili per quanto riguarda la competenza della sua pulizia. Di qualche giorno fa però è la notizia che il prossimo mese dovrebbero iniziare (il condizionale è d’obbligo) finalmente i tanti sospirati lavori che interesseranno tutto il corso del fiume. E’ stato proprio il commissario ad acta per il dissesto idrogeologico della Calabria Maurizio Croce ad annunciare, nel corso di una trasmissione televisiva, che il cantiere verrà inaugurato il prossimo sette novembre. Un evento importante, dunque, specie se si considera che, sempre detto da Croce, sarà proprio il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che – trovandosi a Gioia Tauro per la visita trimestrale della nostra zona promessa il 14 agosto quando si è recato per la seconda volta a Reggio Calabria – darà ufficialmente l’avvio ai lavori. Un appalto da 2.438.573,35 euro che è stato aggiudicato il due ottobre alla ditta catanzarese “Caruso Costruzioni S.p.a”.
Intanto continuano le azioni di protesta da parte del comitato di quartiere che, di recente, ha inviato una lettera ai Commissari Prefettizi del comune per chiedere che venga abolita del tutto il servizio di depurazione che viene riportato nella bolletta dell’acqua. Come si legge nella missiva “Tale richiesta viene effettuata in quanto, noi cittadini gioiesi, come ormai noto, da tantissimi anni, sebbene nella nostra città vi sia la presenza del depuratore consortile gestito dalla IAM S.p.A., continuiamo a pagare il servizio di depurazione dell’acqua, nonostante il depuratore provochi disagi ai residenti a causa dei frequenti miasmi e dal consueto sversamento degli scarichi delle condotte della stessa Iam all’interno del fiume Budello ogni qualvolta ci sia un guasto dell’impianto. Pertanto vi invitiamo ad accogliere la nostra richiesta perché la depurazione non è una tassa ma bensì un servizio, che a noi cittadini non è stato mai fornito. La nostra richiesta è legittimata da alcune sentenze cui hanno intimato l’eliminazione delle somme per il servizio di depurazione nei comuni dove i depuratori funzionavano male”.