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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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A Gioia Tauro terza edizione del Premio “Pina Alessio” La manifestazione nasce per ricordare l'esempio della dottoressa gioiese prematuramente scomparsa

A Gioia Tauro terza edizione del Premio “Pina Alessio” La manifestazione nasce per ricordare l'esempio della dottoressa gioiese prematuramente scomparsa
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di Maria Teresa Bagalà

Si è svolta il 30 ottobre, nella Sala Fallara a Gioia Tauro, la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Pina Alessio che quest’anno è stato assegnato all’Opera San Francesco per i poveri dei Frati Minori Cappuccini di Milano. A ritirare il premio, interamente realizzata dal maestro e scultore Cosimo Allera, il presidente e responsabile della struttura padre Maurizio Annoni. Il riconoscimento, sulla scia dell’esempio lasciato dalla dottoressa gioiese prematuramente scomparsa, è stato istituito dal comitato culturale nato in seno alla Fondazione a lei dedicata per essere consegnato a coloro che si sono distinti per meriti sociali e culturali.

Nell’ambito della manifestazione si è svolto anche l’incontro dal tema “Povertà ed esclusione sociale … negazione dei diritti dei minori”, al quale hanno preso parte, oltre al presidente della fondazione Giuseppe Alessio e alla responsabile del comitato culturale della stessa Maria Teresa Bagalà; il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, e già Presidente e Fondatore dell’Osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale, il sindaco della città di Gioia Tauro Giuseppe Pedà; l’assessore alla cultura del comune di Gioia Tauro Francesco Toscano e padre Maurizio Annoni che ha concluso i lavori.

In apertura ha preso la parola il presidente Alessio il quale, dopo aver definito l’appuntamento del 30 ottobre, anniversario della scomparsa della sorella Pina, come il “giorno della memoria”, ha parlato della disattenzione che ancora oggi vige verso i minori e, citando le parole di Papa Francesco, ha affermato come sia importante che nella nostra società si diffonda la “cultura della fame”. La responsabile del comitato culturale, e moderatrice della serata, Maria Teresa Bagalà, dopo aver parlato del premio e aver rivolto un pensiero alle popolazioni terremotate del centro Italia, in particolare ai bambini che stanno vivendo un’esperienza drammatica che segnerà per sempre la loro esistenza, ha definito la povertà e la negazione dei diritti dei minori come delle “piaghe” della nostra società.

A seguire l’intervento del sindaco Giuseppe Pedà durante il quale il primo cittadino, dopo aver ricordato Pina Alessio, si è soffermato sull’aspetto dell’esclusione sociale, una delle conseguenze inevitabili della povertà. Pedà ha parlato del grande stato di bisogno e necessità, tra le classi indigenti, che ha trovato la sua amministrazione al momento dell’insediamento. Egli ha quindi ricordato ai presenti gli atti che i servizi sociali hanno promosso, e stanno promovendo, in città per aiutare questi cittadini più bisognosi. Tra questi provvedimenti l’istituzione di borse di studio per gli studenti ed il buono per l’acquisto del materiale didattico. Infine ha affermato la necessità di una “Rivoluzione culturale a Gioia Tauro”.

Particolarmente sentito è stato l’intervento di Antonio Marziale. Il Garante per l’infanzia originario di Taurianova ha affermato di essere tornato nella nostra terra a rivestire un ruolo così delicato dopo 26 anni che ormai mancava dalla Calabria. Una regione, ha asserito, peggiorata rispetto a quando lui era bambino specie dal punto di vista della povertà, con migliaia di famiglie sempre più in difficoltà e, quindi, bisognose di aiuto.
Una situazione che va a penalizzare in particolare i minori i quali, al contrario, hanno il diritto di soddisfare i loro bisogni primari. Per questo motivo ha annunciato che, insieme al Commissario straordinario alla Sanità Massimo Scura, si stanno attivando affinché venga istituita nella nostra Regione la rianimazione pediatrica. Un servizio indispensabile per salvare la vita di molti bambini che da noi ancora non esiste e che spesso porta le famiglie calabresi a dover compiere “viaggi della speranza” in altre regioni con conseguenti disagi.
Marziale ha poi affrontato il tema dei migranti e del bisogno, in una terra di solidarietà e accoglienza come la Calabria, di strutture per l’accoglienza primaria di queste persone che arrivano.

In particolare, ha asserito, bisogna creare le condizioni per poter accogliere i bambini che godono della cittadinanza universale. Infine ha dichiarato che la mafia si sconfigge con la creazione dei servizi ed ha affermato la necessità di alleviare le sofferenze dei minori che devono essere riconosciuti come tali.
Dopo di lui ci sono stati i saluti dell’assessore alla cultura Francesco Toscano e per ultimo l’intervento di padre Maurizio Annoni. Il francescano, attraverso un video e delle slide, ha illustrato le varie attività di accoglienza, orientamento e accompagnamento svolte dall’Osf di Milano nei confronti dei più bisognosi ed emarginati ed ha parlato del fenomeno della povertà che affligge anche il nostro Paese.

Un fenomeno che si è acuito specie dal 2008, quando ha avuto inizio la crisi economica e che ha portato sempre più italiani, oltre che stranieri, a doversi rivolgere quotidianamente alla struttura da lui gestita.
In conclusione l’emozionante consegna del premio a padre Annoni.