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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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A giudizio ex comandante stazione carabinieri Molochio A darne notizia il senatore di Italia dei valori, Francesco Molinari, dalla cui interrogazione scaturì il procedimento

A giudizio ex comandante stazione carabinieri Molochio A darne notizia il senatore di Italia dei valori, Francesco Molinari, dalla cui interrogazione scaturì il procedimento
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“Due giorni fa il Giudice per l’udienza preliminare di Palmi ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Molochio, Pasquale Forte, nel procedimento scaturito a seguito della mia interrogazione a cui è seguita un’indagine interna dell’Arma. Fermo restando il principio di innocenza fino al terzo grado di giudizio, viene da dire che c’è ancora speranza”. Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore di Italia dei valori, Francesco Molinari, membro della Commissione Antimafia. “Il parlamentare nell’ottobre 2015 – è detto in un comunicato – aveva presentato un’interrogazione chiedendo al Ministero degli Interni di intervenire per quanto stava accadendo nel paese in provincia di Reggio Calabria, dove il sindaco, Beniamino Alessio, sul quale pendevano diversi procedimenti penali e finito anche in carcere per truffa, era stato da poco rieletto. In quell’interrogazione il senatore Idv denunciava anche la libertà con cui l’ex sindaco continuava a frequentare la casa comunale facendosi beffa delle istituzioni con la probabile copertura di chi era tenuto a far rispettare la legge a nome dello Stato”. “Ora – aggiunge Molinari – è arrivata questa sentenza che conferma la bontà delle perplessità e delle ragioni mie e dei consiglieri comunali di opposizione ‘Amo Molochio’, ‘Alternativa Democratica’ e Centro Studi ‘Lazzati’. Allo stesso tempo, però, lascia perplessi e deve fare riflettere il fatto che questa notizia di assoluta gravità, perché vede coinvolti un amministratore locale, sia pur di piccolo paesino calabrese, e un rappresentante delle forze dell’ordine, non abbia suscitato il minimo interesse neppure della stampa locale”.