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A Lamezia Terme il talento di miss Beatrice Antolini

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LAMEZIA TERME – La critica l’adora e la considera musicista dal talento multiforme ed unico nel panorama musicale italiano. Il pubblico, grazie alla sua fittissima attività live, pure. Stiamo parlando di Beatrice Antolini, che salirà sul palco delle Officine Sonore di Lamezia Terme domani, alle 22.30. Armonia e disordine, coccole e violenza. È Beatrice, stilosamente stralunata, come sempre. Eclettismo orchestrale condito di psych-rock, cupezze new wave, pop teatrale di dresdendollsiana memoria, sensualità e distacco, cementificano un marchio di fabbrica ormai consolidato nella scena italiana, saturo di multicromatismo umorale ancor prima che sonoro. L’ultimo disco testimonia l’invidiabile stato di salute creativa della bella musicista marchigiana.

Beatrice Antolini trascorre gli anni giovanili a Macerata. La sua passione prende avvio dall’infanzia quando inizia a suonare il pianoforte all’età di tre anni. Si iscrive al conservatorio e partecipa a concorsi internazionali di musica classica ma nel contempo ama suonare il basso e la batteria in gruppi rock locali ed inizia a sperimentare con qualunque cosa possa emettere un suono.

Nel 2002 decide di registrare un gruppo di canzoni che costituiranno la base di ”Big Saloon”, il primo album pubblicato nel 2006 dall’etichetta Madcap Collective, e la reazione del pubblico e della critica non si fa attendere individuando in quest’opera uno stupefacente e fantasmagorico inizio. Con Big Saloon ristampato e distribuito da Pippola/ Audioglobe, Beatrice e la sua band iniziano un lungo tour che li afferma come una delle più eccitanti esperienze live italiane. Sull’onda dell’album e del tour arrivano anche le prime collaborazioni: con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle e poi nel 2007 come ospite agli album dei Baustelle e di Bugo. Nell’ottobre del 2008 esce il secondo album “A Due” pubblicato su etichetta Urtovox, un lavoro caleidoscopico: psichedelia, movenze proto-punk, canzone d’autore e sperimentazione che le vale il tributo unanime della critica, con esposizioni di prestigio sulla stampa specializzata e articoli a piena pagina sui quotidiani. Conseguente è il suo coinvolgimento con il brano “Venetian Hautboy” nella compilation “Il Paese è Reale”, progetto veicolatore dell’omonimo brano degli ”Afterhours”. Venetian Hautboy entra nella programmazione di Radio Rai 1, e porta Beatrice sul palco del 1° Maggio in piazza San Giovanni a Roma.

Il 2009 la vede in scena per importanti rassegne e prestigiosi festival. A suggello arriva il premio PIMI come miglior artista solista del 2009, che le verrà assegnato il

27 novembre. Dopo tali soddisfacenti risultati Beatrice mette un stop alla sua attività live per iniziare a formalizzare le bozze delle nuove composizioni che formeranno la track list del nuovo disco, ma nel frattempo instaura un rapporto di amicizia e collaborazione con i compagni di etichetta ”A Toys Orchestra” ed accetta la proposta di accompagnarli in tour in qualità di ospite e musicista suonando sinth, basso e sax. più di due anni dal precedente album esce ”BIOY” (Urtovox 2011) e Beatrice riparte, com’é nel suo stile, avventurandosi nella produzione ancora una volta interamente da sola, suonando e registrando di getto tutti gli strumenti, come un fiume in piena. Un album fortemente connotato dal groove e dal senso ritmico tipico dello stile compositivo di Beatrice, ma anche dai guizzi vertiginosi del suo pop mutante e da episodi di intenso ed incantato lirismo. Il disco vede la collaborazione di Andy dei Bluvertigo al sax in due brani ” We’re Gonna Live” e ”Eastern Sun”. BioY è un disco che ammalia, che ipnotizza, uno scatto verso la legittimazione come artista a tutto tondo, un punto d’arrivo, uno dei tanti possibili per Beatrice.

Nel corso del 2011 Beatrice viene notata tramite un incontro casuale a Cagliari che le vede sullo stesso palco (idea che è venuta al promoter della manifestazione) dalla grande Lydia Lunch (storica esponente della no-wave newyorkese) che le propone di accompagnarla nel neonato progetto live ”Sister Assasin” in compagnia della talentuosa sassofonista californiana Jessie Evans. Empre nel corso del 2011 inizia un nuovo tour con gli A Toys Orchestra in qualità di percussionista/bassista /tastierista. Nel settembre 2012 suona la chitarra per il compositore australiano Ben Frost nel ”music for six guitars” all’interno della rassegna di musica contemporanea MITO organizzata nella stazione centrale di Milano. Nel 2013 esce Vivid.