“A Mattarella chiediamo: quale visione del Sud deve guidarci?” Paolo Abramo, Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, saluta a nome del mondo economico il Capo dello Stato
“La visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, non può che essere celebrata, al di là di ogni retorica, come un evento storico per il nostro territorio. A nome dell’Ente camerale, ponte di collegamento istituzionale tra il mondo economico e quello politico-governativo, saluto la massima carica del Paese e rivolgo alla Sua persona il benvenuto nella provincia di Catanzaro”.
Con queste parole il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, accoglie il Presidente Mattarella in occasione della sua visita alla Cittadella Regionale della Calabria.
“Da uomo del Sud saprà apprezzare le bellezze che lo accoglieranno al suo arrivo, come pure non gli sfuggiranno le stridenti contraddizioni in cui si dibatte, da tempo immemore, la nostra terra, segno di uno sviluppo incompiuto. Comprenderà subito – afferma Abramo – che una grande e legittima aspettativa si è creata intorno alla sua importante venuta. La Calabria, la sua gente, aspettano parole e fatti; è assetata di lavoro; di decisioni capaci di invertire il senso di marcia; di idee illuminate che possano rischiarare i molti percorsi bui intrapresi”.
“Gli indicatori economici continuano ad annotarci nelle ultime posizioni – prosegue Abramo – , il disagio economico e sociale è sotto gli occhi di tutti; la mancanza di lavoro è la tragica realtà di chi è giovane, ma anche di chi non lo è più. Per piccole e piccolissime imprese, in alcuni casi protagoniste di performance degne di lode considerato il contesto in cui operano, il futuro è sempre più incerto. Le stesse Camere di Commercio, a dispetto della loro storia, delle loro funzioni, delle loro specificità, rischiano di vedersi cancellate con un colpo di spugna. Al Capo dello Stato – conclude Abramo – chiediamo a gran voce non sguardi particolari, nel mare magnum di problemi in cui naviga il Paese, e ancora più segnatamente tutto il Sud. Al Capo dello Stato chiediamo di spiegarci, domani che sarà eccezionalmente nella nostra terra, qual è il Sud, quale la Calabria, che ha in mente; qual è il progetto in cui vedremo compiersi finalmente i nostri diritti ed i nostri doveri? Questa domanda non perché ci aspettiamo risposte miracolistiche, ma perché siamo fiduciosi che le sue parole, chiare e sobrie come è nel suo stile, rimarranno come monito e sapranno infondere nei calabresi la fiducia necessaria a fare del proprio meglio, perché qualcuno saprà fare tesoro del nostro impegno”.