A Melicucco “Scissione fu”, nasce il Gruppo consiliare “Avanti Melicucco”, i “colori” si sbiadiranno? I due Consiglieri comunali di maggioranza Rocco Ciano e Giuseppe Seminara hanno annunciato formalmente la loro rottura dalla lista di maggioranza che aveva vinto le elezioni nel 2021
redazione | Il 05, Ott 2024
Di GiLar
Non c’è pace a Melicucco, tra malumori e malpancisti si sta delineando un quadro che lascia presagire a qualcosa di “preoccupante” per il futuro, amministrativamente parlando si intende.
Alcuni giorni fa avevamo dato notizia di un durissimo comunicato contro il sindaco Francesco Nicolaci da parte di due consiglieri di maggioranza e di tre candidati della lista “Coloriamo Melicucco” che avevano concorso all’elezione dell’attuale primo cittadino per soli 12 voti alle elezioni dell’ottobre 2021 contro il suo avversario, l’allore sindaco uscente Salvatore Valerioti.
Una situazione venutasi a creare secondo i firmatari del documento che sono Rocco Ciano e Giuseppe Seminara, consiglieri comunali e tre candidati alle ultime elezioni nella lista vittoriosa della tornata elettorale, ovvero Concetta Melissari, Michele Napoli e Angelo Accursio.
In quel documento avevano anticipato la costituzione di un nuovo Gruppo consiliare e così è stato, si chiamerà “Avanti Melicucco”. Infatti, nel giorno di San Francesco d’Assisi hanno protocollato presso il Municipio la sua costituzione con capogruppo Rocco Ciano.
Diciamo che con la nascita di “Avanti Melicucco” si sono sbiaditi i colori di quel simbolo che aveva vinto le elezioni, in quanto verrebbero a mancare 2 Consiglieri su 8 eletti, riducendo “Coloriamo Melicucco” a 6 consiglieri più il sindaco e quindi 7 voti a disposizione (sicuri) su 13 dell’intero Consiglio Comunale.
Ma la domanda sorge spontanea, quale sarà la posizione dei due “dissidenti”, ancora nella maggioranza o siederanno sui banchi della minoranza? Perché ancora non è chiara questa loro posizione. Certo, leggendo il documento dove poi è stato prodotto un manifesto con un titolo molto duro, “Attestato di ingratitudine a Francesco Nicolaci e Ciurma per aver distrutto Coloriamo Melicucco” (sic!). Oltre alle parole dure che si leggono all’interno dove si arriva allo scontro anche sul personale, “Ci sentiamo traditi non solo politicamente, ma anche umanamente. Alcuni di noi hanno visto deteriorarsi, nel giro di pochi mesi, oltre vent’anni di amicizia”. E in merito alla non meglio identificata “Ciurma” facciamo noi un azzardo cercandolo tra le righe, “Imbarazzante il silenzio di alcuni colleghi consiglieri di maggioranza di fronte all’operato distruttivo del primo cittadino e della sua minuta banda di sodali, alla luce dei ragionamenti che abbiamo ascoltato per anni e delle critiche che hanno con noi condiviso”.
La domanda a questo punto, leggendo con attenzione, sembrerebbe banale e scontata a meno che non ci sia un dietrofront con un “volemose bene” e sempre “per il bene del paese”, tipica affermazione molto comune nei nostri paesi per giustificare sempre qualcosa che altrimenti sembrerebbe quasi da teatro dell’assurdo come i personaggi di Beckett. Ma siccome noi siamo abituati a fare le pulci ed a cercare sempre quel “pelo inesistente” nell’uovo, ma guarda caso lo troviamo sempre (sic!), c’è un passaggio importante quando scrivono, “Non è questa la nostra visione, non è questa la nostra idea del Paese che verrà. Chi vi scrive ritiene che i cittadini di Melicucco meritino una politica migliore, dei rappresentanti coraggiosi e rispettosi del mandato conferito dal popolo. Cosa che Nicolaci, e quei pochi che gli resteranno intorno, hanno dimostrato di non poter essere”. Altro da aggiungere? Pensiamo di no!
Certo, sempre in virtù del “pelo” abbiamo sbirciato per vedere se c’era qualche reazione e abbiamo letto nella pagina social del Comune una frase che ci ha colpito, evidentemente indirizzata ai ribelli ex “Colorati” nel rendere noti dei lavori dove c’è scritto, “Il dialogo e il confronto con i nostri concittadini, unici e soli consiglieri (…)”, su “unici e soli consiglieri”, lì ci siamo messi a fare due conti sempre con il rispetto di tutti e senza vena polemica. I Consiglieri Comunali a Melicucco sono 12 (8 di maggioranza e 4 di minoranza), il sindaco ha vinto con 1.491 voti rispetto al suo diretto avversario che ne aveva collezionato 1.479, nei fatti un paese spaccato a metà, ma così funziona in un sistema maggioritario con un turno, cosa ben diversa nelle città più grandi con il turno di ballottaggio e lì le “certezze” rischiano a volte di sgretolarsi.
Su 1.491 voti della maggioranza, facendo i conti con la sommatoria dei voti dissidenti, ovvero i due consiglieri e tre candidati, arriviamo esattamente a 611 voti e che nei fatti rappresentano il 40% dei voti che hanno portato alla vittoria Nicolaci, quasi la metà (sic!).
Siamo sicuri che i cittadini sono gli “unici consiglieri” o magari ce ne stanno altri, di Consiglieri, che hanno consentito attraverso il voto popolare, di sedersi su quella poltrona nella quale ascoltare le istanze dei cittadini?
Ma intanto, “Avanti Melicucco”…fin dove? Oppure resterà tutto così com’è, ma con un gruppo in più e fino alla fine della Consiliatura? Vedremo…