A Pizzo la selezione per il casting di “Vent’anni dopo”
redazione | Il 04, Ago 2011
Il regista Li Bassi si cimenta nel sequel di “Ragazzi fuori”
di ROSARIA MARRELLA
A Pizzo la selezione per il casting di “Vent’anni dopo”
Il regista Li Bassi si cimenta nel sequel di “Ragazzi fuori”
PIZZO – Sulla scia del successo di “Mary per sempre” e “Ragazzi fuori” del regista Marco Risi, uno dei protagonisti delle “pellicole” che hanno tenuto alta l’attenzione sulle vicissitudini di quei giovani protagonisti nell’istituto penitenziario “Malaspina” di Palermo, si cimenta nella sua prima regia per riportare sotto i riflettori quei “cattivi” ragazzi, venti anni dopo. Peraltro, oggi è stata eseguita una selezione per il casting anche nella cittadina tirrenica, presso una nota struttura napitina, location molto ambita per le vacanze e per il sano divertimento, il Malibù. Dunque, dopo averlo conosciuto nel ruolo di “Carmelo” nelle pellicole di Marco Risi, Alfredo Li Bassi, offre la continuazione dei cult degli anni ’90 con il sequel “Vent’anni dopo”, per puntare di nuovo il riflettore su un territorio funestato dalla mafia, ma, soprattutto, per dimostrare che la sua città, Palermo, è costituita anche da altro: non soltanto violenza e mafia ma, soprattutto, una città del profondo Sud che si ribella ai soprusi.
Nel sequel di Li Bassi vi sono storie ordinarie che si contraddistinguono per atti coraggiosi d’amore: un padre denuncia il figlio drogato e piangendo lo consegna alle forze dell’ordine; un ragazzo, sposato e con un figlio, denuncia un omicidio pur sapendo che sia lui che la sua famiglia corrono il rischio di essere ammazzati; ed ancora, v’è una città che lotta contro la droga, flagello di giovani che per comperarla, commettono le peggiori azioni, anche uccidere per una dose; una città del profondo Sud, dove un mafioso cerca vendetta nei confronti di un ragazzo che credeva di aver ucciso, cinque anni prima. Inoltre, nel film di Li Bassi ritroviamo anche il professore Triolo, insegnante presso il carcere minorile Malaspina di Palermo, che grazie ai figli, trova il coraggio di denunciare tutti i soprusi che subiscono i giovani “ospiti”, i quali entrano nell’istituto penitenziario per reati minori e ne escono delinquenti incalliti e pronti a delinquere, intrappolati dalla ragnatela mafiosa, dalla quale possono riacquistare la libertà soltanto con la morte. “Questo film di denuncia – ha chiosato il regista Li Bassi – non pretende di cambiare le cose in una Sicilia governata nell’ombra da persone che non appaiono, ma che purtroppo ci sono e si chiamano mafiosi, ma è pur sempre un passo avanti verso, forse, un mondo migliore dove vivere in pace e prosperità.” Il film è dedicato a Roberto Mariano, uno dei protagonisti di “Mary per sempre”, morto in un incidente aereo nel 1990 dopo aver ritirato un premio cinematografico e, Li Bassi non cela il desiderio di dedicargli un ulteriore premio anche con questa pellicola. Inoltre, Li Bassi, è affiancato nella sua prima regia dal calabrese Luca Fortino, mentre la produzione è a cura del sodalizio “Assonore Cinematografica”.
Peraltro Li Bassi si conferma uno degli attori, accanto ai calabresi Marcello Arnone e Costantino Comito (di Vibo Valentia), ed al resto del cast: Salvatore Termini, Alessandra Di Sanzo, Filippo Genzardi, Maurizio Prollo, Gigi Maria Burruano, Francesco Casisa, Emanuel/Gabriel Li Bassi, Massimo Barresi, Giuseppe Di Benedetto, Carmelo Ferrale, Aldo Armeni e tanti altri sono i personaggi. Il responsabile marketing è Paolo Guitto mentre per Catania, responsabili sono Piero Nicolosi e Maurizio Giliotta, mentre per Palermo, il responsabile è Franco Vella. Insomma, anche in Calabria la selezione per il casting e, sono stati tanti i ruoli assegnati: da comparse e figuranti a parrucchieri e truccatori. Non resta che attendere il primo “Ciak”.
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