A Reggio Calabria “New metropolitan perspectives” Presentata la III edizione del simposio internazionale
Al via ufficialmente i lavori per la terza edizione del simposio internazionale “New Metropolitan Perspectives”, presentata presso il Consiglio regionale della Calabria alla presenza delle autorità del mondo accademico ed istituzionale.
A seguito del riconoscimento del valore scientifico della seconda edizione del simposio da parte di Thomson & Reuters, i responsabili dell’evento, Francesco Calabrò e Lucia Della Spina, direttori del LaborEst, insieme alla collega Carmelina Bevilacqua, direttrice del CLUDs, hanno deciso di avviare l’organizzazione della terza edizione prevista per maggio 2018.
La presentazione, introdotta dagli organizzatori, ha rappresentato anche un momento di confronto sui temi che saranno oggetto del futuro appuntamento. “Il senso dell’incontro di oggi – hanno detto Calabrò e Della Spina – è quello di capitalizzare i risultati raggiunti con l’edizione 2016. Abbiamo l’occasione di ospitare studiosi che provengono da ogni area geografica e ci piacerebbe spendere questa opportunità a vantaggio dei territori, declinando soluzioni che possano potenziarne l’attrattività. Vorremmo avviare un dialogo con le istituzioni, al fine di individuare i bisogni prioritari sui quali far convergere i contributi scientifici della prossima edizione”. Del resto, come sottolineato dal direttore generale dell’Università Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, il trasferimento di conoscenze è un’esperienza che l’Università fa da sempre.
“La sinergia tra i gruppi di ricerca universitaria e le istituzioni pubbliche – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto – può rivelarsi fondamentale nella definizione del ruolo strategico, nel contesto euromediterraneo, delle Regioni e delle Città metropolitane, per questo sosterremo questo simposio internazionale. Le città metropolitane rappresentano una grande scommessa per il Paese, un’opportunità straordinaria per mettere in campo processi di sviluppo sostenibile e per realizzare la filosofia della ‘smart city’ anche nel Mezzogiorno. In questo contesto – ha aggiunto Irto – auspico un costante ascolto e un rafforzato confronto non solo tra le istituzioni, ma anche tra queste e gli stakeholder, a cominciare dal mondo accademico, per definire l’orizzonte futuro in cui dovranno essere proiettate le città metropolitane”.
Presente il presidente del Parco nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, il quale ha confermato la disponibilità del Parco anche per la nuova edizione, sottolineando come sia importante la valorizzazione delle aree protette.
Alcune proposte di ricerca sono emerse anche dagli altri interventi. I professori Giuseppe Fera, Stefano Aragona, Claudio Marcianò e Concetta Fallanca, chairs di sessioni scientifiche della passata edizione, hanno sottolineato la centralità dei collegamenti e dello sviluppo infrastrutturale tra Reggio e Messina, con particolare attenzione alle linee di distribuzione dei piccoli centri, il tema della sicurezza sismica e la questione delle governance locali per far ripartire le aree interne. Concordi in merito all’approccio di lavoro sul quale costruire il prossimo simposio, gli esperti hanno proposto di concentrare l’attenzione su poche linee di ricerca all’interno di piani di sviluppo più complessi, lavorando su strategie diversificate. Ha concluso i lavori il sottosegretario del MiBACT Dorina Bianchi, che ha posto l’accento sull’importanza che il contributo scientifico ha per lo sviluppo. “Sempre di più emerge la necessità per le istituzioni di confrontarsi con le Università, per la loro capacità di promuovere ed individuare risposte innovative”, ha affermato il sottosegretario – “Credo che incontri di questo genere vadano finalizzati alla costruzione di progetti concreti. E’ per questo che confermo la mia presenza e il sostegno alle attività proposte dal simposio”.