A Reggio il “Bus delle libertà”, la critica di Nava Per il presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità si tratta di "una scelta infelice e paradossale degli organizzatori che si dichiarano difensori della famiglia tradizionale"
“Anche a Reggio Calabria fa tappa il ‘Bus Delle libertà’ o ‘Bus Generazione Famiglia’ per dire no alla diffusione nelle scuole dell’ideologia gender e invitare le famiglie, attraverso la loro educazione prioritaria, a sostenere e indottrinare che i bambini sono maschi e le bambine femmine. Una scelta infelice e paradossale degli organizzatori che si dichiarano difensori della famiglia tradizionale, e mentre inneggiano alla libertà, limitano la libertà stessa”. Lo afferma la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Cinzia Nava che aggiunge: “Con il loro ‘predicare’, infatti, vogliono pilotare e negare la natura. L’orientamento sessuale non è una scelta, ma un rispondere e rendere libera la propria natura d‘essere. Per queste ragioni, che affondano nella natura umana e appunto nell’essenza della persona, non possiamo che condannare la presenza del ‘Bus della libertà’. Il rispetto della tutela della dignità umana, senza alcun tipo di distinzione di orientamento sessuale e identità di genere – osserva Cinzia Nava- è al centro dell’impegno della Commissione Pari Opportunità e questo significa dover responsabilmente respingere al mittente comportamenti come questi messi in campo da generazione famiglia e citizenGo. Si tratta di un messaggio che va nella direzione opposta al rispetto della persona umana in quanto tale, con tutto il suo portato di sensibilità e di valori sociali e culturali”.