A Reggio nasce l’Accademia dello Sport
redazione | Il 21, Lug 2011
La Juventus Academy sposa il progetto. Lo scopo è quello di educare alla pratica giovani ed adulti
A Reggio nasce l’Accademia dello Sport
La Juventus Academy sposa il progetto. Lo scopo è quello di educare alla pratica giovani ed adulti
REGGIO CALABRIA – A Gallico, nel reggino, vede la luce l’Accademia dello Sport. Un progetto ideato e realizzato da Michele Mallamace, sposato in pieno dall’Associazione Polisportiva Dilettantistica “Gallicese” e riconosciuto come “Juventus Academy”. La Scuola Calcio “C. Puntoriere”, settore giovanile dalla Gallicese, è la prima associazione che aderisce al progetto dell’Accademia dello Sport che ha in programma di occuparsi di quante più discipline sportive possibili. Lo scopo principale è quello di educare allo sport ed attraverso lo sport i ragazzi, i giovani e gli adulti. Settore femminile incluso. Socializzare e riscoprire i valori della vita attraverso il gioco è il fine. Ma, ovviamente, il progetto vorrebbe anche porsi, nel Sud Italia, come centro di formazione di riferimento (grazie alla partnership Juve), di nuovi talenti, atleti e tecnici. Alla presentazione, tenutasi alla discoteca Maharaja, a Gallico, moderata da Michele Mallamace, erano presenti il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, gli assessori comunali, Vincenzo Nociti e Walter Curatola, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, per la Figc il vicepresidente regionale, Franco Nisticò, ed il delegato provinciale reggino, Domenico Arena, il presidente regionale degli allenatori di calcio, Michele Firmo, lo staff al completo della Gallicese con i presidenti Giuseppe Cartisano e Natale Gatto, il vicepresidente Antonio Lo Presti ed il responsabile dell’area tecnica “calcio” dell’Accademia dello Sport, Antonino Barillà.
Il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, ha dichiarato che “è un’iniziativa ben articolata che tende, soprattutto, ad apportare nel nostro territorio un po’ di ordine in un settore, quello dello sport, dove l’organizzazione tra vari soggetti, spesso, diventa un limite ai grandi progetti. Il vostro è un contenitore di idee ed iniziative che potrebbero tracciare interessanti linee di sviluppo non solo nella provincia reggina”. L’ex sindaco di Reggio ha aggiunto che l’idea innovativa dell’Accademia non cade in un terreno arido, ma in una regione che possiede già una Scuola dello Sport, quella del Coni Calabria, fortemente voluta dal suo presidente Mimmo Praticò che si occupa di sport a tutto tondo, “in grado di offrire il miglior supporto ad ogni iniziativa che riguarda il settore”. Il Comune di Reggio Calabria, rappresentato dagli assessori con delega alla Pubblica Istruzione, Franco Nociti, ed allo Sport, Walter Curatola, si è dichiarato disponibile a dare supporto all’iniziativa. “Nel breve tempo che ricopro questo ruolo – ha detto Curatola – ho compreso che la delega allo sport è la più importante da punto di vista sociale e potrebbe portarmi grandi soddisfazioni”. “Ho dato subito la mia disponibilità – ha detto Vincenzo Nociti, medico di professione – perché credo in tutte quelle sinergie che potrebbero nascere ed in quei processi di crescita che permetterebbero, così, allo sport di entrare finalmente nelle scuole dalla porta principale. Credo che i bambini, attraverso l’attività sportiva, possano crescere sani sia dal punto di vista fisico che da quello psichico”.
“È uno splendido progetto – ha detto il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – che ha un programma molto intenso il quale richiederà impegno e volontà. Laddove ci sono dirigenti sportivi che hanno voglia di operare al servizio del prossimo, le idee si concretizzano più facilmente. L’idea di coinvolgere più discipline, inoltre, significa offrire ai ragazzi la possibilità di seguire il proprio istinto ed invogliarli ad avvicinarsi allo sport che prediligono. La Scuola Regionale dello Sport, già operativa in Calabria, seppur ancora impossibilitata ad usufruire della sua sede, offrirà, se richiesto, tutto il supporto necessario”. “Considerato – ha continuato Praticò – il fine nobile di educare i ragazzi, sarà fondamentale, innanzitutto, puntare sulla qualità dei tecnici e degli educatori, riconoscendo il merito del ruolo e tralasciando clientelismi e favori”. “Il fair-play dev’essere la prima regola e, a mio avviso, i primi a seguirla devono essere i genitori dei ragazzi. Spesso, un papà troppo protettivo, che asseconda ogni desiderio del proprio figlio o, peggio, che pensa di “possedere” il futuro Ronaldinho, crea danni incalcolabili nel carattere dei ragazzi che, un giorno, dovranno, invece, affrontare la vita da soli. Genitori a casa, dunque, che lascino i propri figli a giocare e crescere con lo sport e non con l’intento di coltivare un possibile futuro business”. “Apprezzo, poi – ha continuato Mimmo Praticò – l’intento del progetto di avvicinarsi al mondo della scuola: quella tra Sport e Scuola è una collaborazione fondamentale per poter dare un futuro migliore ai nostri ragazzi e farli crescere più sani ma anche permettere ai giovani ed agli adulti di vivere in salute. Contribuendo, così, a monte, di ridurre il deficit sanitario calabrese”. Risulta fondamentale per Praticò, anche l’idea dell’Accademia dello Sport di coinvolgere nel suo operato sempre più organismi del settore per creare una rete efficiente. “La difficoltà vera – ha detto – sarà quella di interfacciarsi con i singoli soggetti, in virtù del fatto che nel nostro territorio, pur avendo finalità condivisibili, spesso si lavora ognuno per conto suo, perdendo di vista quello che è l’obiettivo strategico dello sport: l’aggregazione”. “Il supporto delle istituzioni pubbliche sarà vitale. Non occorrono grossi sforzi economici, bensì servizi e la possibilità di poter usufruire degli impianti”. “Al riguardo – ha concluso il presidente del Coni Calabria – penso che tutte quelle strutture sportive pubbliche abbandonate, inefficienti, poco sicure, impraticabili e, dunque, dispendiose per le casse delle amministrazioni, debbano essere affidate alle federazioni e/o alle società sportive insieme ad un contributo che permetta loro di renderle efficienti e, dunque, utili ai cittadini”.
“Fondamentale è la formazione dei tecnici e degli educatori” ha dichiarato il presidente regionale degli allenatori, Michele Firmo. “Essi – ha detto – hanno un compito importante: quello di insegnare lo sport ai ragazzi. L’Associazione allenatori è a disposizione del progetto perché sposa in pieno i valori educativi. Recentemente è stato stabilito che per ottenere il brevetto di allenatore occorrerà obbligatoriamente seguire un corso di tecnico per giovani calciatori”. Un plauso, in fine, all’iniziativa della Gallicese, è arrivato anche dal vicepresidente della Figc Calabria, Franco Nisticò, il quale ha dichiarato che “il futuro delle società calcistiche è quello di possedere e coltivare un buon settore giovanile da dove poter attingere”.