A Riace la campagna ricicla estate di Lagambiente Domani "Dai una spinta alla differenza". "Fuori la mafia dentro la musica", il reading di Salvatore De Siena, leader de Il parto delle nuvole pesanti. Viaggio tra i beni confiscati alla mafia
Domani, la CAMPAGNA RICICLA ESTATE – promossa da Legambiente Calabria in collaborazione con il Conai, Consorzio nazionale imballaggi e con il contributo del Cial, consorzio imballaggi alluminio e con la collaborazione dell’Avis Calabria, la Confesercenti FIBA Calabria, la Dbm international e la Rubbettino Editore – torna a Riace Superiore in Piazza Donna Rosa dove dalle 18.30 Nicoletta Palladino, Francesco Scaramozzino e Daniel Yaboah coordineranno “DAI UNA SPINTA ALLA DIFFERENZA!”, eventi formativi, di animazione e di gioco rivolti ai ragazzi di Riace con l’obiettivo di sensibilizzare sulla raccolta differenziata e sul riciclo dei materiali.
Alle ore 21, nell’ANFITEATRO COMUNALE avrà luogo “FUORI LA MAFIA DENTRO LA MUSICA” evento, introdotto dal Sindaco del Comune di Riace Domenico Lucano e da Nuccio Barillà, della Segreteria Nazionale di Legambiente, che vedrà la presentazione del progetto “Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia”, il Reading con letture di brani, aneddoti, riflessioni e cenni di musica di SALVATORE DE SIENA, leader de Il Parto delle Nuvole Pesanti.
Il progetto “Terre di Musica- Viaggio tra i beni confiscati alla mafia”, ideato da Salvatore De Siena e realizzato in giro per l’Italia dalla nota band “Il Parto delle Nuvole Pesanti” con la collaborazione di Arci e Libera, documenta l’esperienza dei beni confiscati. Questo viaggio, oltre ad essere documentato in un libro e un film, viene raccontato in un reading che, attraverso le pagine lette e le musiche proposte, ripercorre il viaggio nei campi dove ogni giorno eroi silenziosi lavorano e combattono per la legalità, raccontando i volti di tanti protagonisti di questo impegno.
Ma “Terre di musica” è soprattutto un viaggio umano che permette di entrare nelle storie e nelle emozioni dei suoi personaggi attraverso la leggerezza di linguaggio e ironia di stile della band calabro-bolognese. Un reading che aiuta a comprendere che i beni confiscati, come l’accoglienza di cui Riace è l’esempio più significativo, rappresentano non solo un valore simbolico e solidale ma anche un modello di sviluppo economico e sociale alternativo.
Nel corso dell’iniziativa di Riace verrà rilanciata la proposta che, sulla scia di alcuni esempi pilota, i beni confiscati possano essere messi al servizio anche della rete dell’accoglienza e delle cooperative impegnate nella raccolta differenziata e nel riciclo dei materiali. Un modo per dire che in Calabria, forse più che altrove, l’accoglienza, la bellezza, la legalità, l’ambiente, il lavoro, l’arte possono fare la… differenza.