Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

A Roccella Jonica rivive il corte storico

A Roccella Jonica rivive il corte storico

| Il 22, Mag 2012

Sabato e domenica, verrà riproposto l’episodio della Chinea, l’omaggio che annualmente il re di Napoli rivolgeva al Papa con una congrua somma di danaro portata a Roma in un’anfora su un cavallo bianco, in segno di vassallaggio

A Roccella Jonica rivive il corte storico

Sabato e domenica, verrà riproposto l’episodio della Chinea, l’omaggio che annualmente il re di Napoli rivolgeva al Papa con una congrua somma di danaro portata a Roma in un’anfora su un cavallo bianco, in segno di vassallaggio

 

 

Il Corteo Storico “CARLO MARIA CARAFA”, che si svolgerà 26 e il 27 maggio, a Roccella Ionica è un evento straordinario promosso dai due Istituti roccellesi d’istruzione superiore: l’ITIS ‘E. Maiorana’ e il Liceo scientifico ‘P. Mazzone’, guidati entrambi dal DS prof. Vito Pirruccio, che segue quello realizzato a Mazzarino, in Sicilia, l’anno scorso, presso il quale i nostri studenti si erano recati, sotto la guida sapiente dei loro insegnanti, per partecipare anche loro, con i ragazzi siciliani, alla sfilata in abiti d’epoca.

Si tratta di una manifestazione culturale senza precedenti, di grande significato storico-culturale e spettacolare, che serve a svegliare non soltanto la coscienza e la conoscenza dei ragazzi, ma anche quella della gente comune sul passato di Roccella sotto il principato dei Carafa, presenti in questo nostro territorio dal 1479 fino al 1806, l’anno dell’eversione della feudalità, con particolare attenzione sul personaggio di Carlo Maria Carafa, nato a Castelvetere (odierna Caulonia) il 22 febbraio 1651 e morto a Mazzarino il primo giugno 1695, all’età di 44 anni.

Durante la sfilata a Roccella, verrà riproposto l’episodio della Chinea, l’omaggio che annualmente il re di Napoli rivolgeva al Papa con una congrua somma di danaro portata a Roma in un’anfora su un cavallo bianco, in segno di vassallaggio. Il Carafa venne nominato ambasciatore e investito di questo nobile privilegio, per i numerosi meriti acquisiti nei confronti della Corona napoletana, organizzando tutta la manifestazione a sue spese, suscitando a Roma una grande meraviglia per il gran numero dei partecipanti al seguito (oltre quattrocento persone), per lo sfarzo dei loro costumi, le carrozze riccamente addobbate, i magnifici drappi e tutto il resto.

Il corteo roccellese sarà diviso in due parti: uno, quello dei nobili vestiti con abiti d’epoca, percorrerà Via V. Emanuele, partendo da p.zza S. Vittorio; l’altro, rappresentato dai popolani (contadini, pastori, artigiani, pescatori), anche loro vestiti in abiti d’epoca, percorrerà via Garibaldi, partendo dall’incrocio con via Trastevere. In determinati punti del tragitto saranno rappresentate scene di vita quotidiana roccellese e balli rusticani. I due cortei s’incroceranno in Largo Pietre Abate Ilario per proseguire insieme fino a Palazzo Carafa, comunemente detto castello, dove avverrà la cerimonia della consegna della Chinea.

Prima delle date del 26 e 27 maggio sarà aperta una nutrita mostra fotografica sui Carafa di Roccella presso il Convento dei Minimi, allestita dall’Associazione culturale “Roccella com’era”, che si rivela, ancora una volta, un’insostituibile risorsa utile per la crescita culturale e civile della nostra comunità.

Durante le due serate, lungo via Garibardi saranno aperte delle botteghe artigiane, per rappresentare gli antichi mestieri. Qua e là ci saranno punti gastronomici organizzati dai ragazzi dell’associazione “Roccella in movimento” con i piatti tipici della gastronomia roccellese. Il tutto arricchito dalla presenza di stand per la vendita dei prodotti tipici dell’artigianato calabrese.

Altre associazioni coinvolte saranno il gruppo del volontariato, l’Agesci, l’Associazione Roccella Jonica-Europa per i gemellaggi e, non potevano mancare, i musicanti di antiche canzoni popolari.