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A Roma una vetrina di eccellenze enogastronomiche calabresi

A Roma una vetrina di eccellenze enogastronomiche calabresi

| Il 19, Apr 2012

Conclusa la due giorni “Calabria-Rome Wine Days”. Trematerra: “Il nostro un agroalimentare di qualità”

A Roma una vetrina di eccellenze enogastronomiche calabresi

Conclusa la due giorni “Calabria-Rome Wine Days”. Trematerra: “Il nostro un agroalimentare di qualità”

 

 

(ANSA) – CATANZARO – Si è conclusa ieri sera con una cena di gala l’evento Calabria-Rome Wine Days che per due giorni ha visto l’enogastronomia meno conosciuta d’Italia in mostra a Roma, ospite del Circolo Antico Tiro a Volo. Calici e bottiglie, brindisi, degustazioni ma anche confronti e vivaci talk-show per le eccellenze enologiche calabresi: la manifestazione ha visto per due pomeriggi e due serate – martedì 17 e mercoledì 18 aprile – l’elegante location sui Monti Parioli diventare ‘capitale’ del buon vino calabrese e di tutto quello che ruota intorno a questa eccezionale bevanda legata, come nessun’altra, alla cultura e al territorio con le sue peculiari identità. Con un fuoriprogramma d’eccezione, Davide Paolini, il Gastronauta di Radio24, ha aperto la manifestazione presentando in anteprima, insieme agli autori, la Guida ai Ristoranti di Calabria, di Ottavio Cavalcanti e Gianfranco Manfredi, edita da Rubbettino. Col Calabria-Rome Wine Days è stata presentata la nuova enologia calabrese, le nuove tendenze e i suoi protagonisti – i vini e gli uomini e le donne che lavorano nei vigneti e nelle cantine. Ha partecipato un pubblico selezionato e qualificato: molti vip, dal senatore Vincenzo Speziali, presidente della Sacal ad Arcangelo Mafrici, già direttore generale di Confagricoltura e consigliere Cnel, da Domenico Naccari, delegato del Comune di Roma alle Comunità calabresi, all’avvocato Fausto Gullo, dal vicedirettore del TG2, Enzo Romeo al giornalista del Tg5 Marcello Villari, dagli esperti di enologia Fabio Turchetti e Andrea Gabrielli a Peppino Accroglianò, a docenti universitari, imprenditori e professionisti.

Per partecipare all’evento, da tutte e cinque le province calabresi sono arrivati a Roma cantine affermate e pluridecorate e giovani realtà vinicole, grandi aziende dall’export invidiabile come i Librandi, che ormai superano i due milioni e mezzo di bottiglie all’anno, e cantine di nicchia come Viola che produce appena seimila bottiglie di Moscato Passito. I sommelier dell’Ais-Calabria hanno fatto conoscere e apprezzare ai banchi d’assaggio circa 40 etichette delle aziende Casa Comerci, Casa Ponziana, Ceratti, Ceraudo, Criserà, Fattoria San Francesco, Ferrocinto, Ielasi, La Pizzuta del Principe, Le Moire, Librandi, Malaspina, Poderi Marini, Serracavallo, Statti, Terre Nobili e Viola. Due serate tutte da degustare, dunque, ma anche occasioni per un confronto sui risultati delle attività intraprese e sui nuovi progetti, sulla qualità raggiunta dall’enologia regionale, sugli affascinanti percorsi enologici e gastronomici. La manifestazione è stata promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della e fortemente voluta dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Michele Trematerra e dal presidente del Circolo romano, Michele Anastasio Pugliese, con la partecipazione dell’Ais Calabria. “I vini e nostre tipicità – afferma Michele Trematerra – sono solo la punta di diamante di un sistema, quello dell’agroalimentare calabrese, che è tutto improntato sulla qualità e sul quale abbiamo lavorato e lavoriamo, contrastando resistenze, difficoltà e contraffazioni. Il mondo vinicolo calabrese è in notevole crescita, annuncia un rinascimento enologico per molti versi già in fase avanzata e manifestazioni qualificate come questa accendono le luci giuste, sono i luoghi privilegiati di una valorizzazione autentica e consapevole della qualità raggiunta”.

redazione@approdonews.it