A San Marco Argentano la presentazione del libro di Modaffari Il volume tratta la storia dei 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II
Venerdì, alle ore 18, presso la sala consiliare del Comune
di San Marco Argentano, (CS) si terrà in anteprima nazionale la
presentazione del libro Giovanni Paolo II, il papa della comunicazione.
Novità e cambiamenti nei 27 anni di pontificato, scritto da Antonio
Modaffari e pubblicato dalla casa editrice cosentina Editoriale Progetto
2000.
Alla manifestazione oltre all’autore, interverranno: il sindaco di San Marco
Argentano, Virginia Mariotti; l’editore Demetrio Guzzardi; il giornalista
Rino Giovinco e mons. Leonardo Bonanno, vescovo della diocesi di San Marco
Argentano-Scalea.
Questo prezioso volume è un vero e proprio percorso per rivivere il
pontificato di papa Karol Wojtyla, il secondo più lungo della storia,
attraverso quella che è stata l’evoluzione nel mondo dei mass media partendo
dalla sera del 16 ottobre 1978 e dalla famosa frase «se mi sbaglio mi
corriggerete», prologo di una vera e propria rivoluzione. Primo momento di
un capitolo di storia lungo quasi tre decenni, del passaggio al nuovo
millennio che arriverà dopo momenti incredibili e drammatici. L’attentato
del 1981, un evento trasmesso in diretta con la forza delle immagini crude
trasmesse in mondovisione; il calvario di Giovanni Paolo II, quando il mondo
si fermò per tre giorni in attesa di notizie sulla sua morte. L’evoluzione
della tv, la nascita e lo sviluppo del web , senza dimenticare la capacità
di tenuta della radio.
Il libro, introdotto dal professor Giovanni Gozzini, docente di Storia del
giornalismo all’Università di Siena, analizza i cambiamenti operati dal papa
polacco che, come nessuno al mondo, ha capito l’importanza di quei mezzi che
scandiscono i minuti delle nostre vite.
Secondo Demetrio Guzzardi, editore del libro: «Antonio Modaffari è riuscito
in appena 80 pagine a scaldarci il cuore, riportandoci alla memoria fatti,
avvenimenti e parole del grande San Giovanni Paolo II. Il lungo pontificato
del papa polacco è stato contrassegnato non dalla paura di qualcosa, o da
chiusure, ma da quell’invito durante la Messa di inizio del pontificato:
“Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Modaffari nel suo saggio ci
ricorda che i media hanno seguito papa Wojtyla perché la gente di tutto il
mondo voleva sapere tutto di un uomo di cui ci si poteva fidare. Un libro da
leggere per ripercorrere un pezzo di storia che tutti abbiamo in qualche
modo abbiamo percorso».