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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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A Taurianova nasce un nuovo gruppo in Consiglio Comunale con gli “scissionisti giannettiani”, Gallo e Bellantonio. Cambierà qualcosa negli equilibri politici? Si chiamerà “Autonomia della Politica” e resterà in forza nella maggioranza guidata dal sindaco Biasi, ma fuori dal gruppo della lista “Taurianova la Città al Centro” con la quale sono stati eletti

A Taurianova nasce un nuovo gruppo in Consiglio Comunale con gli “scissionisti giannettiani”, Gallo e Bellantonio. Cambierà qualcosa negli equilibri politici? Si chiamerà “Autonomia della Politica” e resterà in forza nella maggioranza guidata dal sindaco Biasi, ma fuori dal gruppo della lista “Taurianova la Città al Centro” con la quale sono stati eletti

Di GiLar

Nasce un nuovo gruppo nel Consiglio Comunale di Taurianova, sempre in seno alla maggioranza, formato dagli “scissionisti” Mino Gallo e Francesco Bellantonio dal nome molto significativo, “Autonomia della politica”. Nei fatti dopo le vicissitudini dell’ultimo Consiglio Comunale con le assenze proprio dei due “giannettiani”, un appellativo un po’ goffo per individuare una “corrente (con degli spifferi)”, in quanto si riconoscono nell’azione politica del Consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta, e soprattutto non più nella lista civica “Taurianova la città al centro” del vicesindaco Antonino Caridi che nei fatti, allo stato attuale, rimane con due consiglieri comunali nella persona di Grazia Arcuri e Federica Ursida (?). Avrà come capogruppo Mino Gallo capogruppo, e proprio ieri mattina stata protocollata la lettera con la quale veniva data comunicazione del neo gruppo consiliare, nato con lo scopo di rapportarsi direttamente con il sindaco Biasi “senza filtri di nessun genere” e in piena autonomia politica.
“E in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei…”, cantava Lucio Dalla nel suo capolavoro musicale “La sera dei miracoli”, ma qui di miracoli ce ne sono davvero pochi e siamo certi che tale decisione non si nemmeno dovuta ad una divina provvidenza dopo i festeggiamenti della Santa Patrona. Ma noi per quello che è possibile, cercheremo di fare un po’ di ordine ad una situazione politica che Flaiano avrebbe definito, “La situazione è grave, ma non seria”.
Nell’ultimo Consiglio Comunale di pochi giorni fa, abbiamo avvertito nell’aria come un soffio di vento che dagli aliti del sindaco Roy Biasi (con un nuovo look da barba spuntata in stile “soul lived”, in un soave battito di ciglia, nella sua mezz’ora di intervento molto intenso ed a tutto campo, tra la spiegazione delle sue scelte amministrative e il fragore delle sue parole sia all’indirizzo dell’opposizione (i quattro presenti) e soprattutto nei riguardi dei “suoi” due Consiglieri Comunali Bellantonio e Gallo per la loro assenza (seppur giustificata, tra crociere, certificati medici e accompagnamenti), ha licenziato la questione dicendo che finché avrà i numeri andrà avanti e se non approverà (quello che si può approvare tranne il bilancio), se non riuscirà a farlo in prima convocazione lo farà nella “seconda straordinaria”. Nei fatti “scaricando” i suoi due consiglieri che poi da indiscrezioni sembra che ci sia stata una riunione di maggioranza e tutto sarebbe rientrato in un chiarificatore vis a vis con la maggioranza che ha ritrovato la sua solidità iniziale. C’è una questione politica seria da affrontare e su questo non ci sarebbero più dubbi in merito anche alla luce del neo gruppo consiliare, dove i due consiglieri manifestavano una certa sofferenza di stare ancora dentro il gruppo nato dalla lista per la quale sono stati eletti.
Eppure in quel 14 maggio scorso, circa quattro mesi fa, gli stessi Gallo e Bellantonio insieme all’attuale Presidente del Consiglio Comunale (per quanto ancora?), Federica Ursida avevano firmato una nota ufficiale di adesione anzi avevano “sposato” il progetto di Domenico Giannetta, “vicino alle nostre istanze e presente in ogni momento del nostro percorso politico e amministrativo”, quindi se prima erano in tre a “ballare l’Hully Gully, adesso sono in due (?) a ballare l’hully Gully” perché non si comprende bene qual è la posizione di Federica Ursida, si dimetterà e rispetterà quegli accordi dichiarati dal Sindaco Biasi in due Consigli Comunali (sia nel primo del Biasi quater nel 2020) e poi nel secondo quando fu eletta Ursida (ad aprile del 2022), a favore della “staffetta” con il leghista Raffaele Scarfò o resterà al suo posto? Noi ancora non lo sappiamo, e lei? Ce lo stiamo e se lo stanno chiedendo da un bel po’ in tanti. Si dimetterà, sì o no?
La situazione non è semplice, sembra un noir a tinte rosa o meglio giallo-verde come la fascia del Presidente del Consiglio Comunale perché un articolo di giornale di un mese e mezzo fa, dava la Ursida vicino all’altro consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Mattiani, mai smentito dalla diretta interessata del resto, in cui c’era scritto un presunto “passaggio” da un consigliere regionale (Giannetta) ad un altro (Mattiani), ma sempre forzista seppur nessuno dei tre è tesserato con Forza Italia. Ma non solo, leggiamo due righe della stessa Ursida sempre nello stesso giornale in cui la stessa afferma (e conferma) l’amicizia con Giannetta che “stimo da molto tempo e lo sostengo, ma per la politica locale ho una lista in cui mi sono candidata, una maggioranza e un sindaco a cui fare riferimento”, ma “al momento non parla di dimissioni” da presidente del Civico Consesso. Sembra un colpo al cerchio e uno alla botte.
Ma intanto cambiano gli scenari politici nella maggioranza con il gruppo della Lega con sei consiglieri comunali, il gruppo di Caridi, “Taurianova Città al Centro” con due (?) e il terzo che farà il suo esordio nel prossimo Consiglio Comunale quando sarà convocato per il conferimento delle cittadinanze onorarie al Principe Alberto di Monaco e Salvo D’Acquisto.
L’unica cosa sicura è che la maggioranza ha ritrovato i suoi numeri, non si sa se cambieranno gli assetti amministrativi della squadra di governo né quando e se, si dimetterà Federica Ursida, e non avendo rapporti con le mitologiche Parche, le dee del destino, non ci resta che affidarci al tempo, unica divina condizione che i filosofi imploravano per avere le risposte (future).