A Taurianova quelle “foreste” sopra i binari delle “Ferrovie della Calabria” sono un’indecenza indecorosa Nella frazione di Amato attraversano buona parte della striscia abitativa e visto il gran caldo che ci sta colpendo, la prevenzione è prioritaria e c'è scritto anche nel Piano antincendio della Regione Calabria
Di GiLar
Ci troviamo ad Amato di Taurianova, una frazione “Metropolitana” che dista in linea d’aria 5 km dalla “Città d’Arte”, ma ultimamente battezzata da una nota rivista mondiale, sia culturale, antropologica, poetica, istruttiva e scientifica, Taurianova City of Art and Selfies. Ma Amato è anch’essa frazione “d’arte”, “d’istruzione” e “gentilezza”, e poco più di 40 km dalla Città Metropolitana. Amato di… Taurianova (e che nessuno si offenda), è una zona climatica di classe “C” e sismicamente di classe “1”, sta a 104 metri sul livello del mare e le coordinate della sua latitudine e longitudine sono 38°22’26” e 15°57’41”, e per chi volesse cercarlo sulla mappa di Google 38.3738 e 15.9613. Secondo le ultime stime è popolato da poco più di mille abitanti.
Fatta questa premessa d’obbligo il problema è serio (sic!) perché scendendo lungo la strada provinciale che porta a Gioia Tauro, lì dove una volta in un attimo di nostalgia si vedeva la famosa “Littorina” su quei binari dove in tanti hanno vissuto momenti di felicità, di vita vissuta, gli studenti che provenivano da ogni parte della Piana scendevano a Taurianova per frequentare le scuole superiori. I ricordi sono pura poesia. Ma la poesia finisce lì quando il pericolo incombe e non è allarmismo il nostro, ma solo una “segnalazione” di una condizione pietosa, indecente, non più accettabile di quella linea ferrata qual è delle Ferrovie della Calabria (ex Calabro Lucane).
La ferrovia non è stata dismessa, ma è sospesa in attesa di ulteriori sviluppi infrastrutturali che dovrebbero essere prese in merito studi soluzioni, etc..etc… ma nel frattempo è invasa da erbacce, da spazzatura (ma questa è figlia dell’inciviltà e del banditismo ambientale di ignavi e “lordazzi”), dove le stesse procurano non pochi problemi o ne potrebbero procurare in caso di incendi, vista l’alta temperatura di questi giorni e leggendo le pagine di cronache le quali ci stanno consegnando una disperazione immensa procurata da danni incalcolabili per le tante decine di incendi scoppiati per la mano assassina dell’uomo sia nel Cosentino che nel Reggino.
Parlavamo di Amato di… Taurianova (e che nessuno si offenda), in merito al fatto che i binari che attraversano la frazione sono quasi a ridosso delle abitazioni in quel tratto e che magari, volendo, le buone volontà sono sempre le migliori, onde evitare situazioni spiacevoli, magari, proponiamo, magari pulirli non sarebbe un’idea cattiva anzi, si farebbe un favore alla comunità e al contempo una seria e doverosa prevenzione.
Adriano Celentano cantava nel suo Ragazzo della via Gluck, “Là dove c’era l’erba ora c’è una città…”, ad Amato di… Taurianova (e che nessuno si offenda), succede il contrario, “Là dove c’è una ferrovia ora c’è l’erbaccia…”, e non è accettabile!
Noi ci siamo pure andati ad informare e abbiamo, per somme linee, compreso che lì le competenze sono tra Comune, Città Metropolitana e soprattutto per quanto concerne la linea ferrata, dove si concentra la maggior parte di quella “foresta” delle Ferrovie della Calabria. Ma se tutti insieme, ognuno con le proprie competenze si impegnassero a risolvere il problema, ne saremmo tutti felici, e magari, diciamo magari, qualche azione di prevenzione visti i tempi potrebbe essere di buon auspicio anche perché in quelle erbacce c’è di tutto e visto anche che abbiamo a che fare, come dicevamo con i “Lordazzi” che lasciano rifiuti ovunque, quello potrebbe essere (e in certi casi ne abbiamo testimonianze lo è), un ricettacolo di topi e qualche serpente che ogni tanto si perde e lo si incontra a passeggiare ops… strisciare sulla strada.
C’è anche da dire che in merito a ciò nel Piano regionale per la prevenzione e lotta attiva agli incendi del 2023 varato dalla Regione Calabria c’è un’ampia descrizione sulle ferrovie ed a pagina 110 parla degli Enti gestori di mantenere puliti da erbacce “Sono tenuti a mantenere sgombre da vegetazione erbacea e arbustiva e da rifiuti, le banchine e le scarpate delle vie di loro competenza confinanti con aree boscate o ricadenti in prossimità di esse”, alcuni sono a ridosso delle abitazioni, e seguendo il tratto ferroviario rispecchia quanto scritto dal Piano. E inoltre la Legge Regionale n. 51/2017 e proprio all’art. 8 descrive gli “Obblighi dei gestori di infrastrutture viarie e ferroviarie” con 3 commi.
Negli anni passato o forse lo scorso anno c’era stata una pulizia delle erbacce che invadevano la carreggiata da parte della Città Metropolitana, quest’anno sono ricresciute nuovamente in compagnia di quelle della linea ferroviaria. Quello che si chiede è la rimozione e la conseguente pulizia delle stesse, ognuno con la propria competenza di azione. Amato di… Taurianova (e che nessuno si offenda) ha una consistente rappresentanza istituzionale in seno all’Amministrazione con due assessori e un consigliere comunale, potrebbe farsi promotrice di questo annoso problema il quale consegnerebbe agli occhi dei passanti e degli abitanti delle frazioni un paesaggio più decente, sia fisicamente, ma anche “culturalmente” e “istruttivo” come esempio di prevenzione e pulizia. E che nessuno se la prende perché noi veniamo in pace… e proveremo anche noi a contattare le Ferrovie della Calabria per capirci un po’ di più perché Amato, lo dice la parola stessa, va “Amato”.
AGGIORNAMENTO
In questo momento è arrivata la telefonata del vicesindaco di Taurianova Antonino Caridi che ha comunicato che ha avuto un colloquio con la dirigente regionale di competenza con le Ferrovie della Calabria e gli ha assicurato che mercoledì prossimo in giornata arriverà una squadra di operai per bonificare quanto abbiamo scritto nel nostro articolo.