A Taurianova si narra che nel cosmo, tra il “niente” e la “nullità”, un forza aliena “si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo” di una tormenta in arrivo Non c'è pace tra gli ulivi secolari e si arriva lassù, tra l'infinito delle stelle dove presenze si annidano come "Fratelli (d'Italia)" e "Cugini di Sinistra", creando una tempesta "geo-pergamenica" contro l'assessore alla cultura, ma lei è "Fedele" e se ne...ehm... non demorde (beata lei!)
redazione | Il 17, Ott 2024
Di GiLar
Continuano le polemiche a Taurianova e ascoltando i protagonisti al telefono (anche alcuni consiglieri di maggioranza) per ora non si vede la luce in fondo al tunnel in quanto continueranno ancora e nei prossimi giorni uscirà una corposa replica da parte del duo meloniano al sindaco Biasi, definiti dallo stesso “niente politico”. L’obiettivo principale è sempre l’assessore alla cultura Maria Fedele e la “dottoressa-refuso” nel dossier presentato a Ministero della Cultura per il titolo di Capitale Italiana del libro, preso di mira non solo dal dem Simome Marafioti ma anche dall’ex sindaco Fabio Scionti che senza mezzi termini ha chiesto le dimissioni per presunte “informazioni false in atti pubblici”.
Dimissioni dell’assessore Fedele che Scionti ha chiesto pubblicamente, ma che altri (all’interno della maggioranza) avrebbero voluto già da tempo, non sono tempi facili per la titolare della cultura nonché direttore artistico della Capitale italiana del libro né sono tempi facili per il sindaco Roy Biasi che dovrà fare i salti mortali per difenderla e proteggerla dai continui attacchi da diverse direzioni, riuscirà? Mollerà definitivamente oppure “fino alla fine”? Non è una bel periodo, ma al contempo alle porte un Consiglio Comunale che dovrà ratificare le variazioni di bilancio ritirate nell’ultima seduta e dove già si prospetta una dura battaglia sull’approvazione delle stesse perché se il trio “ribelle” dovesse mantenere la propria posizione allora la situazione diventerà “drammatica” per il proseguo della consiliatura, ma queste sono solo ipotesi, in quanto nell’ultimo Consiglio Comunale ci sono stati tre ribelli e sette “tastieristi d’antan”. Mentre stiamo scrivendo non sono arrivate notizie delle dimissioni dell’assessore Fedele, quindi la Giunta è nella condizioni originaria, almeno per ora!
Intanto il duo mneloniano, Lazzaro e Prestileo smentiscono nella loro pagina social smentisce qualsiasi “inciucio politico” con la sinistra e queste affermazioni servono solo “a distrarre chi legge sulle effettive problematiche che attanagliano la nostra Città”, e che loro non si sono mai scagliati “contro la Capitale del Libro. Diversamente quasi tutti i gruppi politici si lamentano della “gestione” di Capitale del libro”.
E riferendosi all’ultimo Consiglio scrivono che “il Sindaco ha dovuto ritirare due punti all’ordine del giorno perché non ha trovato l’approvazione neanche dei suoi stessi Consiglieri comunali , i quali con razionalità hanno spiegato che si trattava di debiti evitabilissimi. Conosciamo l’abilità politica del Sindaco che giustamente deve in qualche maniera cercare di recuperare i danni della SUA squadra e rispettiamo le sue strategie ma non le condividiamo assolutamente! Sarebbe stato meglio affermare umilmente che di errori ne sono stati commessi”.
E poi chiudono con la stoccata finale all’assessore Fedele, oramai dentro una tempesta di proporzioni indefinite, “Sulla mancata laurea o meno, sostanzialmente non è il titolo l’oggetto della discussione, in quanto si può essere “acculturato” anche senza, ma l’etica. Chi deve diffondere una certa cultura, soprattutto del riscatto (termine utilizzato dai protagonisti),dovrebbe dare il giusto esempio altrimenti ciò che si diffonde è ben altro”.
Così è se vi pare e se non vi pare, altro da scrivere non sappiamo…per ora, siamo passati tutti da un “paradigma” di “un’infosfera globale” fino al “punto d’incontro tra la rigidità delle ideologie, della battaglia delle idee, che si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo”.