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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 03 LUGLIO 2024

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A Taurianova un convegno sul pensiero critico e rivoluzionario di Antonio Renda Il filosofo decise di lasciare al Comune di Taurianova un busto in bronzo di Socrate, il suo archivio e tutti i suoi libri che hanno qualitativamente incrementato il patrimonio della Biblioteca comunale che ora porta il suo nome

A Taurianova un convegno sul pensiero critico e rivoluzionario di Antonio Renda Il filosofo decise di lasciare al Comune di Taurianova un busto in bronzo di Socrate, il suo archivio e tutti i suoi libri che hanno qualitativamente incrementato il patrimonio della Biblioteca comunale che ora porta il suo nome

| Il 26, Giu 2024

Di GiLar

Antonio Renda (nato a Taurianova il 28 settembre del 1875 e muore a Roma il 17 aprile 1959), non è stato solo un professore di filosofia, ma anche un “rivoluzionario” del pensiero metafisico e delle lotte a favore delle classi sociali per la rivendicazione dei diritti e di una equa giustizia sociale, tant’è che i suoi studi come docente di filosofia approfondiscono molto le tematiche della “psicologia sociale”. Era un taurianovese di quelli che nascono in una città perché l’arte pasticcera del padre siciliano il destino l’ha portato in Calabria.
Antonio Renda era anche e soprattutto un socialista, di quelli veri, uno che sapeva parlare e scrivere di quella sinistra socialista che lo portò a redigere un bellissimo pensiero, ancora attuale, di William Morris, anch’esso socialista e come tutti i gli uomini “progressisti” e rivoluzionari dell’epoca, Morris era un poeta, amante dell’arte pittorica e un architetto, fondatore con l’autore del “Manifesto Comunista” Karl Marx della “Socialist League”.
Per le sue idee rivoluzionarie (ma nobili) venne arrestato un paio di volte, ma il suo pensiero ha idee attuali nei temi contemporanei del dibattito moderno perché approfondì anche la “questione meridionale” di Gaetano Salvemini (socialista di idee e di morale). Il docente Renda amava la verità e lo disse egli stesso in una delle ultime testimonianze che si hanno, “Il compito di un docente, specie di un professore di filosofia, è comunicare il valore della verità e la possibilità per l’uomo stesso di adeguare ad esso il più possibile la propria condotta etica”. Verità e morale, morale e verità.
A Taurianova si terrà il prossimo 29 giugno alle ore 9 presso il “Polo Sociale” un interessante convegno nazionale con la presenza di due filosofi d’eccezione, Piero Di Giovanni e Paolo De Lucia, ordinari della disciplina nelle Università di Palermo e Genova. Il titolo dell’interessante evento è, “Antonio Raffaele Renda tra sindacalismo rivoluzionario, psicopedagogia e criticismo”.
La giornata di studi dedicata al filosofo taurianovese, già preside della Facoltà di Filosofia dell’Università di Palermo, è organizzata dall’Istituto “Ugo Arcuri” per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in Provincia di Reggio Calabria che, nell’autunno scorso, svolgendo un progetto del Ministero della Cultura, ha riordinato il lascito librario di Renda al Comune di Taurianova che ha permesso l’istituzione della biblioteca comunale.
Un lascito librario nel quale gli operatori dell’Istituto “Arcuri”, lavorando all’inventario, hanno trovato e censito volumi preziosi non soltanto per contenuti e antichità, ma anche per rarità.
Relazionerà lo storico Rocco Lentini, componente la Commissione didattica Istituto nazionale “Ferruccio Parri” e responsabile scientifico della catalogazione fondo bibliotecario Antonio Renda, sulla formazione giovanile del filosofo taurianovese con un intervento su “Antonio Raffaele Renda e il sindacalismo rivoluzionario”.
Seguirà la relazione, molto attesa, di Piero Di Giovanni, Ordinario di Storia della Filosofia nell’Università di Palermo, che seguirà un itinerario scientifico tra “Antonio Raffaele Renda e la tradizione neokantiana in Italia”. Il filosofo con i quattro volumi di Storia della filosofia, pubblicati con la casa editrice FrancoAngeli di Milano e diverse monografie dedicate a Marx, Nietzsche e Freud, ha elaborato un peculiare modello speculativo, definito “idealismo critico”, recuperando la tradizione sia dell’idealismo tedesco che del materialismo storico marxiano.
Secondo il filosofo, se alla base del soggetto umano si riconosce la funzione critica della ragione, questa deve essere rivolta alla comprensione della realtà storica in tutte le sue dinamiche contraddittorie.
La parte antimeridiana dell’iniziativa si concluderà con la comunicazione di Martino Pio Celea su “Antonio Raffaele Renda e la rivista “Il Pensiero Contemporaneo”
La seconda sessione, pomeridiana, avrà inizio alle ore 15:00 con la relazione di Paolo De Lucia ordinario di Storia della Filosofia Contemporanea all’Università di Genova che si richiama all’alto magistero di Michele Federico Sciacca, allievo di Renda, su “Antonio Raffaele Renda nel contesto della filosofia italiana del Novecento”.
Seguirà la relazione di Nuccia Guerrisi, direttrice dell’Istituto “Arcuri”, che si è occupata a lungo di didattica, Resistenza e storia di genere. Il suo intervento, “Psicologia, scuola e pedagogia in Antonio Raffaele Renda”, offrirà lo sguardo lungo di Renda sui problemi pedagogici che hanno segnato, nello sviluppo della scuola e dell’educazione, i punti prioritari per il superamento delle condizioni di arretratezza del Mezzogiorno.
Subito dopo ci sarà la comunicazione di Claudia Foti su “La moda come fenomeno sociale e artistico: Fausto Squillaci”. Squillace straordinario sociologo catanzarese, morto quarantenne, ha percorso con Renda passaggi significativi per la sistemazione della disciplina in Italia e in Europa.
Durante l’evento ci saranno intermezzi musicali curati dal musicista Simone Albanese.
PROGRAMMA