A Verona l’ordinanza provocatoria di Tosi che vieta di frequentare i calabresi
redazione | Il 03, Mag 2014
Dopo le polemiche sull’ex assessore comunale di origine meridionale suscitate da un’inchiesta della trasmissione Report, il sindaco emana un testo ironico che proibisce matrimoni “misti”, contatti e persino viaggi
A Verona l’ordinanza provocatoria del sindaco Tosi che vieta di frequentare i calabresi
Dopo le polemiche sull’ex assessore comunale di origine meridionale suscitate da un’inchiesta della trasmissione Report, il sindaco emana un testo ironico che proibisce matrimoni “misti”, contatti e persino viaggi
Per rispondere all’inchiesta della trasmissione tv Report, che ipotizzava infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Comune di Verona attraverso un assessore di origini calabresi, il sindaco leghista della città scaligera ha scelto una provocazione. Tramite la sua fondazione “Ricostruiamo il Pese” ha diffuso il testo di un’ordinanza shock nella quale si dispone per “tutti i presenti nel territorio comunale” il divieto, tra l’altro, di “qualsiasi frequentazione con persone provenienti dalla Regione Calabria, compresi Ministri della Repubblica e rappresentanti del Parlamento, senza preventiva consultazione del relativo casellario giudiziario”.
Quella dell’esponente del Carroccio è una frecciata al team della Gabanelli, citata esplicitamente insieme al giornalista Sigfrido Ranucci che ha curato il servizio sull’assessore Marco Giorlo, dimessosi dall’incarico poco prima della trasmissione della puntata su Verona. Il sindaco ora ordina “a tutti i capifamiglia di origine calabrese residenti nel territorio comunale” di far pervenire l’indicazione di eventuali precedenti penali e una “lettera di referenza da parte di autorità del Centro Nord oppure della trasmissione Report”.
Tra gli altri divieti riportati nell’ordinanza, alla quale è stato assegnato anche un numero e la data del 2 maggio, c’è quello di effettuare viaggi nella Regione Calabria “senza preventiva autorizzazione del ministero degli Esteri” o quello per tutti gli uffici comunali e amministratori di “intrattenere rapporti di lavoro o altro con persone di origini calabresi” e persino il divieto di celebrare matrimoni “misti” o quello, per le società sportive di far giocare atleti calabresi. A partire, è precisato, dallHellas Verona, che detiene il cartellino del giocatore originario di Cirò Marina Domenico Maietta.