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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Abate, “Cosa c’è per la Fascia jonica?” Audizione in Commissione Lavori pubblici sul Piano Industriale 2022-2031 di Ferrovie dello Stato

Abate, “Cosa c’è per la Fascia jonica?” Audizione in Commissione Lavori pubblici sul Piano Industriale 2022-2031 di Ferrovie dello Stato

In Commissione “Lavori pubblici e comunicazione” Senato è appena terminata l’audizione sul Piano Industriale 2022-2031. In aula erano presenti gli AD di FS (Luigi Ferraris), di RFI (Vera Fiorani)e di Trenitalia (Luigi Corradi).
Nel corso della loro audizione – tra le priorità strategiche – hanno ribadito l’intenzione di garantire la realizzazione degli investimenti previsti anche nel pnrr, specializzare i ruoli delle diverse infrastrutture, valorizzare le sinergie industriali garantendo la piena integrazione delle infrastrutture. La nuova strategia prevede un investimento per le infrastrutture di 110 miliardi di euro da parte di Rfi e 50 miliardi di euro da parte di Anas.
Quindi grandi investimenti e grandi nuovi sistemi nel settore trasporti a livello nazionale. Nel mio intervento , però, ho sollevato l’eccezione di come in Italia esistono anche i piccoli sistemi “disastrati e disastrosi” che lasciano nell’isolamento infrastrutturale, geografico, sociale e culturale grandi fette di territori.
Naturalmente il mio primo riferimento, e testimonianza, è stata la oramai famosa vicenda della linea ferroviaria jonica e del relativo problema dell’elettrificazione da Sibari a Crotone fino a Melito Porto-Salvo.
L’elettrificazione doveva essere, originariamente, completata nel 2023, ma è ancora in alto mare e non è dato sapere esattamente per quali motivi o ragioni.
Altra questione che ho sollevato, e sottolineato, è quella dell’alta velocità della Salerno-Reggio Calabria, progetto inserito nel Pnrr ma purtroppo i fondi stanziati sono assolutamente insufficienti. Purtroppo, essendo il tempo a disposizione terminato gli auditi si sono impegnati a fornire delle risposte scritte ai quesiti.
Colgo l’occasione per comunicarvi che, su mia richiesta, ora faccio parte anche della Commissione Lavori pubblici e comunicazione al Senato.
Questa mia decisione nasce dall’obbligo morale e politico che sento profondamente e dall’esigenza da me avvertita di lavorare alacremente fino all’ultimo minuto del mio mandato per la mia Calabria e per la nazione. Spero, dunque, di darvi notizie a breve su entrambe le questioni.