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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Abitazione di cinque bambini distrutta a Catanzaro Marziale (Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria): "Necessario indignarsi a tutela dei piccolini. Impraticabile soluzione dai servizi sociali"

Abitazione di cinque bambini distrutta a Catanzaro Marziale (Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria): "Necessario indignarsi a tutela dei piccolini. Impraticabile soluzione dai servizi sociali"
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CATANZARO – Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha ricevuto più segnalazioni, in merito ad un episodio che lo stesso non esita a definire “stucchevole”. Questi i fatti: “Una famiglia con cinque bambini, uno dei quali affetto da autismo – spiega il Garante – residente in una casa Aterp di Viale Isonzo a Catanzaro, tornando dal mare ha trovato la casa letteralmente distrutta, con i servizi igienici e la caldaia divelti, le finestre smontate e portate via, i mobili sottosopra, la televisione e la parabola satellitare fuori uso e tanti giochi dei piccolini scomparsi”.

Per Marziale: “Si tratta di un vero e proprio accerchiamento, nei confronti di un’onesta famiglia, che in uno Stato di Diritto non può essere tollerata, anche perché – come mi ha spiegato la mamma dei piccolini – non è la prima volta che episodi del genere accadono in quella casa e in quel quartiere”.

“Oltre alle formalità che il mio ufficio legale ha provveduto ad espletare – continua il sociologo – ho provveduto a telefonare al sindaco Sergio Abramo, che mi ha informato che la competenza è dell’Aterp, e al questore Giuseppe Racca, per ringraziarlo per la sensibilità con la quale i suoi uomini e i militi dell’Arma dei Carabinieri si sono mossi a tutela della famiglia oggetto delle pesanti vessazioni e per quanto – mi dico sicuro – faranno per l’accertamento dei fatti e l’individuazione delle responsabilità. Certo è – incalza Marziale – che al di là delle competenze, tutte le istituzioni sono chiamate a provvedere a mettere in stato di sicurezza questi bambini, senza andare troppo per il sottile, così com’è necessario che la società civile si unisca in uno stigma corale, poiché a nessuno è consentito entrare a gamba tesa nella serenità di una famiglia, con modalità che definire criminali è poco”.

MARZIALE: “IMPRATICABILE SOLUZIONE DAI SERVIZI SOCIALI”

CATANZARO – Facendo seguito al Comunicato Stampa di stamane, con
il quale il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio
Marziale, ha reso note le segnalazioni pervenutegli in relazione al caso di una famiglia
di Catanzaro, con cinque bambini, uno dei quali affetto da autismo, alla quale è
stata letteralmente divelta l’abitazione, lo stesso aggiunge: “La madre dei piccolini
mi ha informato che i servizi sociali della città le hanno proposto di raggiungere
insieme ai figli una comunità-famiglia in una zona dell’alto cosentino, lasciando
però il padre a Catanzaro. Io stesso – evidenzia Marziale – ho parlato con i
servizi sociali, che mi hanno confermato il tutto”.

Per il Garante: “La soluzione penalizzerebbe oltremodo l’incolpevole famiglia,
calcolando che a breve i bimbi devono andare a scuola, la divisione dal padre comporterebbe
a tutte le componenti disagi emotivi e pratici e le provvisorietà, com’è noto,
legate all’emergenza nel nostro territorio finiscono per essere stazionamenti a
tempo indeterminato piuttosto lungo”.

Marziale conclude: “Rivolgo un appello ai privati in possesso di una abitazione
in città, vista e considerata la difficoltà del Comune, a dare un alloggio alternativo
alla famiglia, affinché possano agevolare i piccolini in questo momento di assoluto
bisogno”.