Abusi minore, Cittanova dalla parte di don Borelli L'amministrazione locale sulla vicenda che vede il prete nel registro degli indagati per aver coperto le violenze: "E’ il momento di abbassare i toni nella fiduciosa attesa che la magistratura faccia il proprio lavoro e verifichi le responsabilità"
Riceviamo e pubblichiamo
Il Sindaco e l’Amministrazione, convinti di interpretare il pensiero dell’intera cittadina, confidano che la Magistratura, nella quale si ripone incondizionata fiducia, possa accertare speditamente fatti e responsabilità della gravissima vicenda riportata dai mass media ai danni di un adolescente della nostra comunità. Nel contempo auspicano che si possa evitare ogni inutile clamore mediatico idoneo a turbare ulteriormente la serenità del minore e della sua famiglia, verso i quali si stringe solidale l’abbraccio della cittadinanza tutta e dell’Istituzione locale.
Non giova certamente all’accertamento dei fatti, né alla privacy del minore e della sua famiglia, l’accanimento mediatico ed il tentativo di mettere in discussione il rigore etico di un apprezzato rappresentante del clero cittadino che per lunghi anni ha sapientemente guidato e continua coraggiosamente a guidare la principale comunità parrocchiale, contribuendo, con non comune solerzia e con abnegazione alla maturazione religiosa e alla crescita sociale e civile di intere generazioni di giovani e riscuotendo la stima, il rispetto e l’affetto dell’intera comunità. Quale è il vantaggio di trascinare nel clamore mediatico, su fatti che investono un inerme adolescente e che sono al vaglio della Magistratura, un autorevole guida pastorale della locale comunità ecclesiale?
Cui prodest? E’ il momento di abbassare i toni nella fiduciosa attesa che la Magistratura, preposta all’accertamento dei fatti, faccia il proprio lavoro e verifichi le responsabilità.