Abusivismo edilizio, ancora sequestri in provincia di Reggio Sequestrato un manufatto adibito a stalla. Denunciato il proprietario
Continuano i controlli relativi all’abusivismo edilizio da parte del Corpo Forestale dello Stato, solo pochi giorni addietro personale del C.F.S. aveva accertato la realizzazione di diversi manufatti abusivi in spregio della normativa che disciplina la materia edilizia, allorché gli uomini del Comando Stazione C.F.S. di Reggio Calabria, coordinati dal superiore Comando Provinciale, unitamente al NIPAF, Nucleo Investigativo Polizia Ambientale e Forestale, hanno accertato in agro del comune di Reggio Calabria, la presenza di un manufatto abusivo all’interno dell’alveo del torrente Malavenda costruito su area demaniale, adibito a ricovero per un cavallo e a rimessa attrezzi.
Su richiesta delle pattuglie C.F.S. è intervenuto sul posto anche personale veterinario dell’A.S.P. di Reggio Calabria che, constatato lo stato di buona salute dell’equino, riscontrava invece irregolarità nella certificazione sanitaria dello stesso animale ponendolo quindi sotto sequestro sanitario.
All’interno del manufatto inoltre è stato accertato l’approvvigionamento di acqua potabile dalla rete idrica comunale in assenza di regolare contabilizzazione e pertanto gli uomini del C.F.S. hanno posto sotto sequestro la costruzione abusiva, ed il rubinetto dell’acqua sigillandolo, mentre il proprietario del manufatto e dell’animale, PBV di anni 45 presente sul luogo al momento degli accertamenti, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di furto di acqua potabile e per abusivismo edilizio.
Ancora una volta si ribadisce come la repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio, rappresenti uno dei compiti prioritari del Corpo Forestale dello Stato, difatti la cementificazione del territorio, oltre che compromettere la bellezza paesaggistica, incrementa quei fenomeni di instabilità e fragilità del territorio che, ulteriormente amplificati dall’ostacolo al naturale deflusso delle acque, rappresentato da opere abusive realizzate all’interno dell’alveo di torrenti, pone in pericolo concreto e costante l’incolumità pubblica.