Accoglienza Aquarius, Fiamma appoggia Salvini "Ai sindaci che vogliono accoglierli si demandi la spesa relativa ad attracco, sbarco, assistenza, vigilanza, sussistenza e quant’altro occorra, naturalmente da qui all’eternità"
Nel mentre, a seguito di una finalmente decisa presa di posizione delle Autorità italiane in merito all’immondo ed enorme giro di affari che ruota attorno al traffico di carne umana nel Mediterraneo, la nave Acquarius non trova allocazione in attesa che la UE la “scarichi” agli Italiani, alla faccia di ogni spirito caritatevole e delle roboanti dichiarazioni dei plenipotenziari dei vari potentati all’ombra di Bruxelles, una squallida sestina di sindaci (ed ex) delle nostre regioni si dichiarano disposti ad accogliere loro i 629 “profughi” della nave dell’Ong vagante nel Mediterraneo. Naturalmente alla testa dei sindaci dell’accoglienza pelosa è Mimmo U’ Curdu da Riace cui si affiancano l’arancione De Magistris di Napoli, il global Accorinti ex di Messina, Orlando da Palermo, Falcomatà jr. da Reggio Calabria e Melucci da Taranto. Come si vede tutti, forse escluso Riace, Sindaci di Città che non hanno alcun altro problema ed i cui Cittadini godono di tutto quanto di meglio si possa immaginare per ognuno di noi, così come dimostrano le varie graduatorie sulla Povertà, sul Lavoro, sulla Vivibilità e sui Servizi che periodicamente vengono redatte e diffuse da agenzie specializzate ed Istat che li vedono ai rispettivi vertici.
La Segreteria Regionale del MSI-Fiamma Tricolore, alla luce di quanto sopra ed in coerenza con le posizione da sempre avuta sulla problematica, si permettere di consigliare ai Ministri dell’Interno e delle Infrastrutture di indirizzare a costoro una lettera di plauso per il loro alto senso autorizzandoli alla accoglienza della nave e dei profughi, naturalmente demandando loro ogni spesa relativa ad attracco, sbarco, assistenza, vigilanza, sussistenza e quant’altro occorra, naturalmente “da qui all’eternità”, per come si pretende dallo Stato Italiano.
Quindi chiediamo a costoro meno proclami e più impegno, almeno pari a quello che dicono di voler dedicare all’accoglienza, anche per i cittadini italiani che vivono sul territorio che governano; mentre ai “governati” chiediamo di essere più attenti e selettivi (i Messinesi lo hanno oculatamente fatto ieri) nello scegliersi coloro che devono decidere del loro destino e di quello delle loro famiglie.
La Segreteria Regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore