Acli Terra Calabria: “Costruire alleanza pro-disabili” Sarà presentato il progetto per l’autismo "Le terre di Mare con Federico"
“ Le terre di Mare con Federico “ non è solo un progetto di straordinario senso umano e solidale, che va incontro al disagio sociale e verso l’inserimento socio lavorativo dei disabili, è anche un’idea che porterà alla concretezza di una scelta pensata per fare delle cose funzionali all’inserimento sociale e lavorativo, per una comunità di persone che si interessa e si occupa di chi ha bisogno del “ valore sociale dello stare insieme e del lavoro “. Qui, in questa idea straordinaria, non si è solo con Federico che porta con sé il disturbo mentale di tipo autistico, vi è la famiglia De Caro, con tante altre famiglie che in un luogo dove vi è un antico casolare creano un fatto di inclusione sociale. Che è parte dell’azione solidale, parte essenziale di un progetto inclusivo. Il luogo è bellissimo, sovrasta e guarda il mare, il Golfo di Cetraro, respira il largo della libertà, la stessa libertà che si vuole offrire a Federico ed ai suoi amici, compagni dello stesso disagio. Spesso dimenticati dalle istituzioni preposte a dare una risposta. Tante persone che vogliono vivere una nuova storia che reggerà il senso della loro vita.
Questo è quanto pensa Pierino Fallico, componente di presidenza Acli Terra Calabria, il quale non solo dà la disponibilità alla costituzione del partenariato di progetto ma si renderà parte attiva, per la organizzazione, presso la sede delle Acli di Cosenza, di una apposita conferenza per organizzare una piattaforma sociale a favore del progetto Le Terre di mare con Federico. Certamente, ha dichiarato, chiederemo anche ad Anna De Caro, esperta europrogettista, di partecipare ed esporre l’interessante iniziativa. D’altra parte proprio nel nostro Sud sta sorgendo a Messina il Bio-parco delle intelligenze e delle neuro-fragilità, un centro internazionale di ricerca e assistenza dedicati ai bambini fragili a causa di patologie invalidanti del neuro-sviluppo, fra cui l’autismo. Dove sono previsti anche turismo sociale, tecnologie riabilitative, interventi assistiti con animali, formazione e infopoint. Il bio-parco è fornito anche di un asilo, di una chiesa, di cucina, mensa e bar. Perché, si chiede Fallico, le istituzioni calabresi non sono pronte anche a queste interessanti progettualità innovative che alleviano disagio alle famiglie e creano condizioni di vita migliori ai disabili?
Acli Terra è, da sempre, impegnata in delle iniziative di promozione sociale, attraverso anche l’agricoltura sociale. A tal proposito si coglie l’occasione per sollecitare il Direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, a convocare il partenariato dell’Osservatorio regionale dell’agricoltura sociale. E, nell’ambito, di tale incontro definire linee programmatiche e progettuali a favore del disagio sociale e familiare. Approvato con Delibera di Giunta a dicembre 2016 ancora oggi nessun segnale di programmazione. La Regione deve con immediatezza attivarsi per dare una risposta alle famiglie calabresi che vivono la solitudine delle problematiche dei diversamente abili. E’ un segno di grande civiltà intervenire con politiche inclusive. Le politiche a favore e del superamento del disagio non sono un aspetto marginale del ruolo istituzionale. Rappresentano il primo e più importante intervento, anche dal punto di vista socio-lavorativo.
All’assessore Roccisano e all’on D’Acri le Acli Terra Calabria chiedono di rendersi promotori di un tavolo interdipartimentale ( Lavoro e Agricoltura ) in modo tale che, finalmente, le politiche integrate per il sociale ( assistenza, formazione, accompagnamento all’inserimento lavorativo ) siano una priorità e una risposta adeguata alla domanda della società e delle Organizzazioni che si occupano del delicatissimo ambito. La proposta di Acli Terra Calabria è che per superare la stagnazione e la dimenticanza deve nascere una Alleanza pro-disabili dove non solo le Associazioni ma tutte le sensibilità istituzionali e sociali siano protagoniste attive per dare al nostro tempo una speranza e un nuovo modo di vivere civile del disagio.