«La momentanea marcia indietro dell’amministrazione comunale sull’adesione del Comune di Saracena all’Autorità idrica regionale è una vittoria dell’opposizione». E’ stato questo il passaggio più significativo e più applaudito dell’intervento di Luigi Pandolfi all’assemblea pubblica promossa dal movimento Saracena in Comune sulla tematica della riorganizzazione del servizio idrico in Calabria.
Pandolfi, di fronte ad una sala gremita, ha ricordato come, in sede di conferenza dei capigruppo, l’amministrazione comunale avesse comunicato la sua intenzione di aderire da subito all’AIC (Autorità Idrica della Calabria), al primo consiglio utile, per poi chiedere in quella sede il riconoscimento del “caso Saracena”, quale esperienza autonoma di gestione dell’acqua. Una posizione non condivisa dal gruppo “Saracena in Comune” e dal consigliere Franco Senatore, espressione della lista “Saracena Terra Creativa”, che invece, già in quella occasione, avevano messo in guardia l’amministrazione sui rischi per Saracena derivanti da un’adesione all’Autorità. «Una volta aderito, sarebbe stato quasi impossibile far valere le nostre ragioni», ha ribadito Senatore intervenendo in assemblea.
Nel suo intervento, Luigi Pandolfi ha evidenziato anche la confusione che è regnata nell’amministrazione in merito alla questione. «A parte il fatto che alla prossima riunione dei capigruppo chiederemo che si faccia un verbale, in questi giorni ci siamo chiesti se sindaco e vicesindaco si fossero parlati prima della seconda conferenza dei capigruppo, visto che in quella occasione, presente il capogruppo di maggioranza, il vicesindaco rappresentava formalmente l’amministrazione comunale».
Molto critico, infine, il capogruppo di “Saracena in Comune” sui toni ed il lessico usati dall’amministrazione comunale e dal Pd in risposta ad una «civile ed educata» presa di posizione dell’opposizione: «Per aver detto che un’eventuale adesione del Comune di Saracena all’AIC sarebbe stata sbagliata, mi hanno dato del pazzo, che “delira”, dà i numeri. Mi hanno dato del bugiardo, negando quanto era emerso in conferenza dei capigruppo. Una vergogna. Un indice di incapacità a confrontarsi nel merito, un comportamento miserevole. Era questo il rinnovamento che proponevano per Saracena?».
L’assemblea si è detta d’accordo che la battaglia dovrà continuare, chiedendo all’amministrazione comunale di convocare al più presto un consiglio straordinario, ad hoc, sulla questione.