Cosenza – L’epoca dell’e-commerce può danneggiare l’economia del
territorio? È la sintesi che il presidente provinciale di Confesercenti,
Vincenzo Farina, offre in una più ampia riflessione sui consumi natalizi.
L’indagine svolta da Confesercenti-SWG ha svelato che in queste feste 4
famiglie su 10 spenderanno meno di 250 euro, mentre la soglia media si
attesta intorno ai 600 euro, leggermente in calo rispetto all’anno scorso.
“Dalla nostra indagine – spiega il presidente Farina – risulta chiaramente
che le Sante Feste di Natale sono il più importante riferimento delle
festività per gli italiani. Si rileva però una contraddizione nel sentire
comune, nel nostro Paese, sul Natale: se da un lato ci si allontana
progressivamente dalle tradizioni, dall’altro si ha comunque nostalgia dei
Natali di un tempo”.
La sfiducia del presente e il timore del futuro rappresentano un freno per
i consumi. “Circa 9 italiani su 10, ritengono che dal punto di vista della
suggestione del clima natalizio, ma anche del rispetto delle tradizioni,
con il passare degli anni vi sia stato un peggioramento delle condizioni”.
E, di certo, il consumismo esasperato non giova all’atmosfera del Natale,
soprattutto a confronto col passato. “Per circa 8 italiani su 10 – prosegue
Farina – ai doni ricevuti, si dava un maggior valore, soprattutto affettivo
ed emozionale, rispetto alle forme di spreco che registriamo ai giorni
nostri”.
Spesso, infatti, il valore associato a un dono viene sminuito dall’incedere
quotidiano. “Credo che anche nel territorio della nostra Provincia, al di
là delle oscillazioni percentuali sul valore degli acquisti, rispetto agli
anni precedenti (che spesso sono falsati da volumi di spesa derivate dall’
e-commerce, difficilmente stimabile nei periodi di Festività importanti),
dovremmo sempre più prestare attenzione all’utilità dei regali che vengono
acquistati”.
L’auspicio, dunque, è quello di acquisire “una propensione agli acquisti
natalizi più consapevole, seppur modesta, fatta con il cuore e non con la
testa, è sicuramente foriera di messaggi di amore e fratellanza”.
Infine, il presidente Farina auspica un apporto maggiore da parte
dell’utenza verso le imprese presenti sul territorio: “Come i nostri
commercianti, che misurano la capacità delle loro imprese non solo con gli
acquisti della settimana di Natale, anche i nostri concittadini sono
consapevoli che i “buoni acquisti”, soprattutto se di vicinato, a
differenza di quelli acquistati a “distanza” – apparentemente più
economici-sono arricchiti da alcuni valori: la presenza sul territorio,
l’animazione delle nostre città e dei nostri borghi, la condivisione e
l’assistenza nella scelta degli acquisti. Buon Natale a tutti”.