A riceverla Francesca Curcio, frequentante la prima media

Ad Aprigliano la nona edizione della borsa di studio “Luigi Cribari”

A riceverla Francesca Curcio, frequentante la prima media

Si è svolta ad Aprigliano la IX edizione della Consegna delle borsa di Studio “Luigi Cribari” da parte della famiglia Cribari. L’alunna di classe prima media che ha ottenuto i migliori risultati nell’anno scolastico è Francesca Curcio. Emozionante l’intrattenimento musicale durante la cerimonia de l’ensamble d’Archi Antiqua Brutia a cui ha fatto seguito il saluto dell’assessore comunale alla cultura e moglie del mai dimenticato Avvocato Luigi Cribari. Oltre ad essere ricordata la figura del noto e compianto concittadino, la moglie si è soffermata sui pregi umani del marito e ne ha disegnato il profilo familiare di padre eccellente, marito esemplare e nonno ammirevole. Tanti gli apriglianesi che hanno partecipato a questo momento toccante, oltre alla Pro Loco di Aprigliano, quando, gli eredi dell’avvocato Cribari e cioè i nipoti Pasquale Marzocchi e Gianmaria Policicchio, unitamente alla nonna, hanno premiato Francesca Curcio che ringrazia e legge un pensiero che recita.” “Ho accolto la notizia di questo mio premio, con soddisfazione e commozione, lusingata di tanta attenzione nei miei confronti e certamente mi spronerà a fare tanto di più perché da oggi, ho una responsabilità maggiore che è quella di dimostrare con l’impegno che avete bene riposto la fiducia sulla mia persona. E’ più che doveroso che il mio ringraziamento giunga alla Signora Cribari e alla mia scuola. Lo studio e la cultura sono le cose per le quali vale la pena vivere e soffrire perché il futuro è tutto nelle nostre mani ecco perché è fondamentale portare avanti con costanza l’ impegno formativo, facendolo fruttare al meglio.Questa borsa di studio, ricorda un uomo che ha rivestito un ruolo importante nella società. Ricorda una storia e delle battaglie per l’affermazione di diritti e dignità. Questo grande nostro concittadino, l’avvocato Cribari, è stato e il suo ricordo lo è ancora oggi, un punto di riferimento per la sua tenacia ed il suo coraggio. Da oggi, anche io, appartengo a questo suo ricordo ed è un onore grande farne parte”. Tutto cio’ per ribadire che la morte, rubando dall’affetto dei suoi cari questo grande uomo, ha perso la sua battaglia perché egli, con la sua grandezza, rimane sempre e ancor di più.

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