Addio a Lemmy Kilmister, il leader dei Motorhead aveva 70 anni L’annuncio dato dalla band britannica su Facebook: "Non ci sono parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra tristezza"
Di Antonio Napoli
Il mondo della musica dice addio a Lemmy Kilmister, fondatore e leader dei Motörhead, noto gruppo heavy metal britannica dagli anni ’70. La band ne ha annunciato il decesso sulla sua pagina Facebook, definendolo «il nostro nobile e poderoso amico», invitando i suoi fans a ricordarlo suonando la sua musica a tutto volume. L’uomo si è spento a Los Angeles dopo una breve battaglia contro un cancro particolarmente aggressivo.Con la morte di Lemmy, che aveva da poco compiuto i 70 anni, scompare un eroe di varie generazioni di appassionati di hard rock e metal, noto, oltre che per la sua musica, anche per il suo singolare aspetto, i suoi grandi baffi e i vistosi nei sul viso.Più di tutto, però, contava lo stile creativo che lo aveva reso un personaggio cult della storia del rock e un innovatore, fin dagli esordi con il gruppo psichedelico degli Hawkind, poi per quattro decadi con i Motörhead. Tra i suoi album più famosi, Ace of Spades e Killed by Death. Aveva saputo della malattia il 26 dicembre. Era a casa, seduto davanti al suo videogame preferito, con la sua famiglia. Non ci sono parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra tristezza», si legge sul sito del gruppo.Diremo di più nei prossimi giorni,dicono i membri della band, per adesso suonate forte i Motörhead, gli Hawkwind, la musica di Lemmy. Fatevi un drink o più di uno, condividete storie. Celebrate la vita di questo uomo meraviglioso che l’ha celebrata in modo così vibrante da sé. Lui avrebbe voluto esattamente questo. Numerosi i messaggi di cordoglio diffusi da altri musicisti e fan su tutti i social network. Nato nella vigilia di Natale del 1945 nello Staffordshire (Inghilterra), Kilmister aveva fondato i Motörhead nel 1975. Bassista e cantante solista da sempre, era una istituzione anche tra i suoi colleghi musicisti rock. Ozzy Osbourne, che lo considerava «uno dei miei migliori amici», lo ha salutato in un tweet come «un guerriero e una leggenda»,sperando di ritrovarlo nell’aldilà.