Cosenza, rapporti sessuali con due 12enni. Incontri organizzati su internet da 5 uomini
redazione | Il 12, Mar 2013
La Polizia postale ha eseguito cinque arresti, tre dei quali ai domiciliari, tra Cosenza e la Liguria. Tra le accuse sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale. Le ragazzine adescate sono della città Bruzia
Cosenza, rapporti sessuali con due dodicenni. Incontri organizzati su internet da cinque uomini
La Polizia postale di Cosenza ha eseguito cinque arresti, tre dei quali ai domiciliari, tra la città calabrese e la Liguria nei confronti di un gruppo di persone che avrebbero adescato giovani su internet. Tra le accuse c’è quella di sfruttamento della prostituzione e per alcuni casi anche di violenza sessuale. Le due ragazzine adescate sono della città Bruzia
COSENZA – Adescavano delle minorenni sui social network per avere rapporti sessuali: cinque persone sono state arrestate tra Cosenza e la Liguria dalla Polizia postale. Dopo il contatto via web seguivano gli incontri durante i quali, secondo quanto accertato, sarebbero stati consumati rapporti sessuali orali. Una delle persone indagate deve rispondere di violenza sessuale. Le ragazzine adescate attraverso i social, che sono due, sono minori di 14 anni.
E’ stata la denuncia presentata dal padre di una quattordicenne che vive in un centro della provincia di Cosenza dopo che aveva scoperto che la figlia, all’epoca dodicenne, intratteneva amicizie virtuali a carattere sessuale sui social network con persone adulte, a fare scattare l’indagine della Polizia postale di Cosenza che ha portato all’arresto di cinque persone. Degli arrestati la polizia ha reso note soltanto le iniziali: C.L., di 40 anni; N.B. (22); G.L. (21), C.R. (21) e A.S. (41). Soltanto per il primo, residente a Sestri Ponente ed arrestato dalla Polposta di Genova, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre gli altri sono finiti agli arresti domiciliari. Le ordinanze di costodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Paola Izzo. Gli investigatori, nel corso dell’indagine info-telematica, hanno accertato l’esistenza di contatti molto frequenti tra una delle minori coinvolte nella vicenda e le persone arrestate le cui conversazioni non lasciavano spazio ad alcuna interpretazione in merito all’argomento trattato. Gli atti sessuali con la minore, secondo quanto ricostruito dalla Polposta, sono stati compiuti tra il marzo e il giugno dello scorso anno.