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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Adinolfi: blitz e 2 fermi. ‘Nel mirino dal 2009’

Adinolfi: blitz e 2 fermi. ‘Nel mirino dal 2009’

| Il 14, Set 2012

Per la gambizzazione del dirigente Ansaldo, fermati gli anarchici Nicola Gay, 44 anni, e Alfredo Cospito, 46, riconosciuti in un frame di videocamera. Anche la compagna di Cospito indagata. Si cerca la pistola. Adinolfi: ‘Ringrazio tutti, resta lo sbigottimento’

Adinolfi: blitz e 2 fermi. ‘Nel mirino dal 2009’

Per la gambizzazione del dirigente Ansaldo, fermati gli anarchici Nicola Gay, 44 anni, e Alfredo Cospito, 46, riconosciuti in un frame di videocamera. Anche la compagna di Cospito indagata. Si cerca la pistola. Adinolfi: ‘Ringrazio tutti, resta lo sbigottimento’

 

 

(ANSA) GENOVA – Due anarchici sono stati fermati nell’ambito dell’indagine sulla gambizzazione di Roberto Adinolfi, il dirigente Ansaldo ferito a Genova nel maggio scorso.

Il blitz, portato a termine da carabinieri e Digos della Questura di Genova, ha portato al fermo di polizia giudiziaria dei due anarchici Nicola Gay, 44 anni, e Alfredo Cospito, 46. Anche la compagna di Cospito è indagata. Proseguono intanto le perquisizioni delle forze dell’ordine a carico di alcuni sospettati a Bordighera, Cuneo e a Pistoia. Secondo quanto appreso polizia e carabinieri genovesi stanno setacciando non solo residenze ma anche centri di aggregazione di area anarchica.

Cospito e Gay sono residenti a Torino e hanno precedenti di terrorismo nell’ambito di un’inchiesta a Perugia. Il primo è statocoinvolto in un’indagine a Perugia su un progetto per sabotarela linea ferroviaria Orte-Falconara. I due, che avrebbero agitoda soli e che sono stati identificati grazie alle immagini delle videocamere nella zona dell’agguato, risultano ‘inseriti nelcircuito anarco-insurrezionalista Fai’. Il blitz è scattato perché stavano per fuggire.

ADINOLFI: ‘RINGRAZIO TUTTI, RESTA LO SBIGOTTIMENTO’ – “Ringrazio tutti”: questo il commento dell’ingegner Roberto Adinolfi alla notizia del fermo. In una breve dichiarazione, diffusa da Ansaldo Energia, Adinolfi ribadisce lo “sbigottimento per un atto che non trova spiegazione”.

L’ATTENTATO IL 7 MAGGIO, RIVENDICATO DA FAI – L’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, 54 anni, venne colpito sotto casa sua a Genova il 7 maggio scorso, poco dopo le 8 del mattino. Un commando di due uomini lo attese in strada e gli sparò a bruciapelo un colpo di pistola ad un ginocchio che gli procurò la frattura della tibia. Poi i due fuggirono in moto. La moto fu ritrovata poco dopo, non lontano dalla stazione ferroviaria di Brignole. L’arma utilizzata nell’attentato era una Tokarev calibro 7.62, in uso alle forze armate dei Paesi dell’Est. L’attentato è stato rivendicato quattro giorni dopo, l’11 maggio, dalla Federazione Anarchico Informale (FAI) con un comunicato spedito da Genova alla sede del Corriere della Sera in via Solferino a Milano. “Abbiamo azzoppato Adinolfi, uno dei tanti stregoni dell’atomo” era scritto nel testo, firmato ‘Cellula Olga’ in riferimento a Olga Ekonomidou, membro del movimento di ‘Cospirazione delle cellule di fuoco/Fai-Fri’ (Fronte Rivoluzionario Internazionale). La donna era stata arrestata lo scorso 4 gennaio.

SI CERCA PISTOLA – La donna indagata, Anna B., è la compagna di Alfredo Cospito. I due, che vivono in Piemonte, sono proprietari di una casa a Bordighera (Imperia) che è stata perquisita stamani da digos e carabinieri. Le perquisizioni, effettuate anche in abitazioni della provincia cuneese e a Pistoia, sono in corso e mirano in particolare a trovare la pistola, una Tokarev, utilizzata per l’attentato.

MONTI E CANCELLIERI, APPREZZAMENTO PER FERMO PRESUNTI AUTORI – Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso il suo apprezzamento al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri per l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine che hanno portato all’identificazione e al fermo dei presunti autori dell’agguato avvenuto il 7 maggio scorso a Genova nei confronti di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansando nucleare. Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha telefonato al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Antonio Manganelli, e al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per congratularsi dell’operazione eseguita dalla Digos di Genova e dai Ros dei Carabinieri

ATTENTATORI RICONOSCIUTI IN FRAME VIDEOCAMERA – I due anarchici sottoposti a fermo sono stati identificati studiando i filmati delle videocamere collocate davanti alla caserma dei Nas di Genova, nella zona della stazione di Brignole, non lontana dal luogo dove gli attentatori abbandonarono lo scooter usato per l’agguato. I due, avviandosi a piedi alla stazione, si sarebbero tolti il casco senza accorgersi delle telecamere. L’identificazione è stata possibile grazie alle comparazioni delle segnaletiche della Digos: hanno precedenti.

CASELLI, NESSUNA CONTIGUITA’ CON NO TAV – “Non c’é alcuna contiguità degli arrestati con l’estremismo no Tav”: lo ha detto il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, nel corso della conferenza stampa a Genova sui due fermi nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato a Roberto Adinolfi.

DIRIGENTE NEL MIRINO ANARCHICI DAL 2009 – Roberto Adinolfi, il dirigente dell’Ansaldo ferito in un agguato nel maggio scorso, “era nel mirino degli anarchici fin dal 2009”. Lo ha detto il pm Nicola Piacente nel corso della conferenza stampa sugli arresti di stamani.